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Cronaca

Strage del bus Erasmus, le famiglie fanno ricorso contro l'archiviazione

La famiglie delle 13 studentesse che hanno perso la vita nel tragico schianto dello scorso marzo vicino a Freginals continuano la battaglia dopo la decisione del tribunale di Amposta. Tra le vittime anche la 23enne Francesca Bonello

A meno di una settimana dalla sentenza di archiviazione nel processo penale, le famiglie delle vittime italiane della strage del bus Erasmus in Catalogna dello scorso 20 marzo, in cui ha perso la vita anche la studentessa genovese Francesca Bonello, hanno presentato ricorso contro la decisione del giudice del tribunale di Amposta.

L’archiviazione è stata stabilita dopo che la giudice spagnola Gloria Granell Rul non ha individuato «responsabilità così grave da essere punita penalmente», escludendo che l’incidente sia stato provocato da problemi meccanici al pullman o dalla “guida imprudente” dell’autista, un 62enne dipendente della Autocares Alejandro, unico iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo plurimo. 

Una tesi diversa rispetto a quella emersa al termine delle indagini dalla polizia catalana, secondo cui a far uscire di strada il bus con a bordo le studentesse era stato un colpo di sonno dell’autista (che l’aveva inizialmente anche ammesso ai soccorritori intervenuti sul luogo dell’incidente), poi denunciato, ma mai interrogato.

La giudice Rul, però, non ha riscontrato responsabilità penali e ha rinviato al solo procedimento civile, lasciando le famiglie delle 13 studentesse morte, 7 delle quali italiane, tutte tra i 19 e i 25 anni, in preda allo sgomento e alla frustrazione. Superato lo choc, le famiglie hanno deciso di presentare il ricorso, di cui è già stato informato anche l’ambasciatore italiano in Spagna, che ha promesso di dedicare tutte l’attenzione necessaria al caso.

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