Li hanno colti sul fatto, nel bagagliaio tre valigie contenenti panetti di hashish per un totale di 70 kg di droga, e li hanno fermati tra gli applausi e i complimenti dei residenti della zona che hanno assistito all'operazione: gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Genova hanno arrestato quattro uomini, tre cittadini spagnoli e uno marocchino, proprio mentre stavano effettuando il passaggio di consegne che avrebbe portato sul mercato del capoluogo ligure un quantitativo di stupefacenti del valore di diverse decine di migliaia di euro.

Il blitz è scattato intorno a mezzogiorno, quando una pattuglia impegnata in un servizio di controllo del territorio ha notato in via Cornigliano due auto, una Mitsubishi con targa spagnola e una Clio con targa francese, entrambe con i vetri oscurati. Insospettiti, gli agenti hanno chiesto rinforzi e iniziato un pedinamento che si è concluso in un parcheggio di via Capo d'Istria, dove alle due auto se n'è avvicinata un'altra guidata da un trentenne magrebino. Il gruppetto ha quindi iniziato a spostare le pesanti valigie da una macchina all'altra, sino a quando i poliziotti non sono intervenuti verificandone il contenuto.

Dopo i primi accertamenti, i quattro si sono rivelati tutti incensurati e sconosciuti alle forze dell'ordine locali: i tre spagnoli, rispettivamente di 43, 45 e 52 anni d'età, proverrebbero dalla zona di Tarragona, mentre del 30enne nordafricano si sa solo la nascita in Marocco, verificata grazia a una patente rilasciata però in Spagna. Il sospetto degli inquirenti, coordinati dal dirigente della Squadra Mobile Annino Gargano, è che la droga fosse destinata al mercato genovese, in particolare a quello del centro storico, e che proprio quest'ultimo, che ieri aveva acquistato la macchina su cui viaggiava ufficializzando il passaggio di proprietà in un'agenzia di Cornigliano, fosse il trait d'union tra Spagna e Italia.

I quattro sono stati arrestati con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti in concorso, aggravata dagli ingenti quantitiavi, mentre la droga è stata sequestrata in attesa di essere sottoposta alle analisi per stabilirne l'esatto valore.