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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Via di Sottoripa

Sottoripa, pronto il restyling: via le vecchie insegne, più luci e generale "ritinteggiata"

Firmato il protocollo che vede privati, aziende e istituzioni collaborare per riqualificare una delle aree più frequentate - e degradate - del centro storico

Comune, associazioni e privati insieme per riqualificare Sottoripa: è stato firmato giovedì mattina a Tursi il protocollo operativo di “Insieme per Sottoripa”, il progetto che impegna diversi soggetti - compresa la Soprintendenza, visti i vincoli della zona - ad avviare un generale restyling di quella che è più volte stata definita “la porta di Genova” e che da tempo ormai è abbandonata al degrado.

«I problemi della zona sono noti, avevamo addirittura esperienze di guide turistiche che l’hanno esclusa dai tour, una situazione che non può continuare così - ha spiegato l’assessore alla Sicurezza e al Centro Storico, Stefano Garassino, principale promotore dell’iniziativa - Il progetto coinvolge anche privati e Civ, e prevede la riqualificazione di una zona che, pur essendo lunga appena 200 metri, è fondamentale per la città».

Gli interventi di riqualificazione al via nel 2019

Nello specifico, con poco meno di 85mila euro di investimento (ripartiti al 77% a carico del Comune e al 23% a carico di privati) verranno ripuliti a fondo la strada e il marciapiede, rimosse le insegne commerciali ormai non più attuali e pulite quelle in uso e sistemati i punti di raccolta Amiu, mentre nella parte di Sottoripa che va dal Ponte Reale a vico del Sertiglio saranno ripuliti e tinteggiati i voltini e i muri dei palazzi ai civici 1, 2 e 2 lato mare, sostituiti gli impianti elettrici e le reti anti piccione, rimossi circa 20 metri quadrati di graffiti e ritinteggiate 35 saracinesche di una ventina di esercizi commerciali.

La riqualificazione verrà portata avanti con la consulenza della Soprintendenza ai Beni Culturali, che dovrà approvare i progetti esecutivi: a quel punto (la stima è che il via libera arrivi a gennaio, massimo febbraio 2019) si potrà procedere con i lavori con l’aiuto degli uomini di Aster e Amiu. I lavori dovrebbero durare qualche mese, e avviare un generale percorso di riqualificazione che dovrebbe estendersi anche a via San Luca, via del Campo e la zona di Pré.

«Il cambiamento deve essere in primis estetico e ambientale: se una zona è degradata e scarsamente illuminata le persone non la frequentano, innescando un circolo vizioso», ha detto l’assessore Garassino, parole confermate dalla collega al Commercio e al Turismo, Paola Bordilli: «Sono molto soddisfatta di questo protocollo, sia dal punto di vista dei commercianti sia da quello dei turisti che passano da Sottoripa per visitare la nostra città e il centro storico. C’è bisogno di luce e maggiore pulizia, e questi interventi garantiranno entrambi». 

Tursi: «Sottoripa modello virtuoso per altre zone del centro storico»

L’assessore al Bilancio, Giancarlo Vinacci, ha inoltre annunciato che alcuni impianti elettrici (come quello di piazza Raibetta) conteranno su luci a Led «per garantire innovazione e sostenibilità». Da parte dell’assessore comunale all’Ambiente, Matteo Campora, è invece arrivata la rassicurazione sul profondo intervento di pulizia a opera di Amiu: «Abbiamo già riqualificato 9 ecopunti in centro storico, e l’obiettivo è certamente quello di replicare il progetto in altre zone della città vecchia e della città».

Soddisfatto anche il presidente del Municipio Centro Est, Andrea Carratù: «La cosa che più mi rende felice è che a questo progetto hanno partecipato non soltanto le istituzioni, ma anche i cittadini - ha spiegato - Siamo consapevoli del fatto che le ordinanze da sole non bastano, ma questo protocollo è la dimostrazione che collaborando si può fare sempre di più per il centro storico».

Al progetto collaborano, oltre a Comune, Amiu e Aster, anche il Civ Ripa Maris, Ascom, Confcommercio, Confesercenti Liguria e i condomini della via: «Ricordiamo che l’ultimo intervento in Sottoripa risale alle Colombiane - hanno concluso i firmatari del protocollo - Si tratta di un primo passo per poi applicare lo stesso modello virtuoso anche ad altre zone».

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