Contrabbando e sfruttamento clandestini: più di diecimila euro di multa a commerciante

Era partita come un'operazione per verificare la conformità della merce venduta in un negozio di Sottoripa, ma, durante i controlli, il quadro di illegalità si è rivelato molto più complesso. Così la guardia di finanza e la polizia locale hanno trovato anche una grande quantità di prodotti la cui vendita è riservata ai monopoli di Stato, oltre 1.200 giocattoli contraffatti, alimentari venduti senza autorizzazione e in ultimo anche lavoratori in nero e clandestini.

L'operazione è stata condotta dal Nucleo operativo metropolitano del comando provinciale della guardia di finanza Genova e dalla polizia locale: l'attività controllata, principalmente di bigiotteria, ma che vendeva anche giocattoli e materiale elettronico, era gestita da un uomo di cittadinanza bangladese.

Sono stati ritrovati 19 kg di articoli per il fumo come cartine, filtri per sigarette e altri accessori, tutti generi di prodotti la cui vendita è riservata ai monopoli di Stato, una quantità sequestrata tale da configurare il reato di contrabbando. Ma non solo: scoperti anche oltre 1.200 giocattoli contraffatti di svariata forma pronti per la vendita, già esposti sugli scaffali, accessori di telefonia come caricabatterie, auricolari e materiale elettrico privi di indicazioni di sicurezza, provenienza e distribuzione. Tutto sequestrato, con una sanzione al proprietario di oltre quattromila euro.

Polizia locale e fiamme gialle hanno poi capito che nel negozio erano venduti "sottobanco" anche prodotti alimentari come miele e caffè senza nessun'autorizzazione amministrativa e sanitaria per la distribuzione: a questo punto, è partita multa di cinquemila euro.   

Sono inoltre costate care al proprietario (quasi 2.500 euro di sanzione in totale), alcune irregolarità come la mancata esposizione dei prezzi dei prodotti al pubblico, degli orari di attività del negozio e cartelli affissi all’esterno dell’attività e visibili al pubblico senza la prescritta autorizzazione regolata dal codice della strada.   

L’attività era già finita all'attenzione degli operatori del nucleo anticontraffazione-nucleo commercio-reparto sicurezza urbana e dai militari del Nom della guardia di finanza Genova per la presunta presenza di lavoratori in nero. E infatti, nel momento dei controlli erano presenti due lavoratori che si è scoperto essere irregolari, connazionali dell’esercente. I due, di provenienza extracomunitaria e sprovvisti di documenti, sono stati identificati.

Accertamenti hanno confermato la loro clandestinità sul territorio: il titolare è stato denunciato all’autorità giudiziaria per favoreggiamento della clandestinità e sfruttamento della manodopera di clandestini, ai sensi della legge sull’immigrazione.