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Donna sfigurata al Galliera, l'ex marito: «Non sono stato io»

Resta in prognosi riservata la donna sfigurata al volto con dell'acido stamane all'ospedale Galliera da un uomo col volto travisato. Gli investigatori stanno seguendo la pista passionale

Continuano le indagini sul caso della donna sfigurata con l’acido muriatico questa mattina all’ospedale Galliera di Genova.

La prima mossa degli investigatori è stata rintracciare l’ex marito: «Non so nulla, non riesco a immaginare chi possa essere stato». Questa la risposta dell’uomo, un operaio con il quale la quarantaseienne aveva avuto due bambini.

D’altronde anche i genitori erano stati chiari: «Non abbiamo idea di chi possa essere l'aggressore, potrebbe essere stato chiunque. Bisogna rispettare la privacy della vittima, che è sotto choc».

Pochi gli indizi, di certo si sa che l’uomo aveva il volto travisato, probabilmente da un passamontagna.  Dopo aver lanciato l’acido muriatico in faccia alla vittima l'aggressore è riuscito a fuggire di corsa lungo i viali interni dell'ospedale, prima che ai varchi di uscita arrivasse l'allarme delle colleghe della donna.

Colleghe della vittima ancora sotto choc per l’accaduto: «Ho sentito delle urla terribili, sono corsa e ho visto la mia collega con la divisa in parte lacerata, e dei segni sulle labbra e sul viso» racconta una collega.

Intanto dall’ospedale San Martino arrivano le prime notizie ufficiali sullo stato di salute della donna: «La paziente resta in prognosi riservata. L'occhio sinistro è fortemente infiammato ma non presenta lesioni significative».

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