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Cronaca Sestri Ponente / Via Sestri

La mamma-rapinatrice colpisce in ascensore, arrestata

La polizia ha arrestato per i reati di tentata rapina, lesioni e furto pluriaggravati una 29enne di origini bosniache, ritenuta responsabile di due violente rapine, avvenute in altrettanti palazzi di Sestri Ponente

Una volta che le anziane vittime erano tranquille di avere davanti una persona da cui non avevano niente da temere, lei le rapinava o derubava. E per ottenere questa immagine, portava con sé una bambina. Per fortuna la polizia l'ha presa. Gli agenti, coordinati dalla Procura della Repubblica del capoluogo, hanno arrestato in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip per i reati di tentata rapina, lesioni e furto pluriaggravati una 29enne di origini bosniache, pregiudicata per reati contro il patrimonio.

In seguito alle indagini svolte dalla Squadra Mobile (sezione criminalità diffusa) sono stati raccolti a carico della giovane gravi elementi di responsabilità in relazione a due rapine commesse la scorsa estate nel quartiere di Sestri Ponente, ai danni di anziane signore, che rientravano nelle loro abitazioni.

La rapinatrice in azione. Video

Nella prima occasione, la 29enne, Ruza Ahmetovic, insieme a una sua connazionale (identificata e denunciata) aveva seguito una signora ultraottantenne fin dentro al condominio di residenza, scambiando con lei alcune parole di circostanza e ottenendone la fiducia grazie alla presenza di una bambina, portata di proposito. Una volta giunto l'ascensore, la giovane rapinatrice aveva seguito la vittima all'interno della cabina, approfittando degli spazi ristretti per impossessarsi con destrezza del suo portafogli, facendo poi perdere le proprie tracce.

Con lo stesso modus operandi, meno di un mese dopo, nello stesso quartiere, la malvivente aveva tentato di derubare un'altra anziana di 83 anni, la quale tuttavia si era opposta scatenando la reazione della 29enne, che l'aveva scaraventata a terra all'apertura dell'ascensore, causandole lesioni giudicate guaribili in dieci giorni, per poi darsi alla fuga.

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