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Cronaca

Sesso in cambio di appalti, confermate in appello le condanne

Tre mesi in meno all’ex responsabile affari generali di Amiu Corrado Grondona, il procedimento andrà in Cassazione

Confermate anche in appello le condanne per gli ex dirigenti di Amiu, insieme agli imprenditori coinvolti nell’inchiesta, su un giro di escort in cambio di appalti. É caduta in prescrizione l’accusa di turbativa d’asta e sono state ridotte le pene così come le confische, che passano da quasi due milioni a poco più di un milione.

In particolare l’ex responsabile affari generali della partecipata dei Comune che si occupa dei rifiuti,  Corrado Grondona, è stato condannato a cinque anni e sei mesi (in primo grado erano cinque anni e nove mesi); confermate le pene di quattro anni e sei mesi per Vincenzo e Gino Mamone; ridotte a quattro anni a Daniele e Stefano Raschellà (da quattro anni e un mese); per Claudio Deiana confermata la condanna pa quattro anni e sei mesi.

Per l’accusa l’allora dirigente Amiu avrebbe favorito gli imprenditori amici in cambio di serate al ristorante e con escort per avere appalti per lo smaltimento dei rifiuti. Il procedimento, ovviamente, arriverà in Cassazione.

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