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Cronaca

Amt sul piede di guerra, rischio sciopero i primi di marzo

Il mancato rispetto dell'accordo del 2013 sull'acquisto di nuovi mezzi e il blocco dei prepensionamenti ha spinto i sindacati ad avviare le cosiddette "procedure di raffreddamento". L'attesa adesso è per l'incontro in Prefettura

Mancato rispetto dell’accordo del 23 novembre del 2013 sull’acquisto di nuovi bus, taglio dei finanziamenti da parte di Comune e Regione e aumento dei costi: questi i motivi che hanno spinto i sindacati ad avviare le cosiddette “procedure di raffreddamento”, che potrebbero portare a uno sciopero degli autobus nei primi giorni di marzo.

«Il blocco dei prepensionamenti dovuti ai ritardi delle risorse previste dal Fondino ha avuto come conseguenze un aumento dei costi e insieme il blocco delle assunzioni. In questo modo da un lato il personale non riesce ad andare in ferie, dall’altro gli autisti e il personale addetto alla manutenzione resta insufficiente», ha spiegato Michele Monteforte di Fit Cgil.

La questione adesso approda in Prefettura, con il prefetto Fiamma Spena che dovrà convocare un tavolo e tentare di mediare tra tutte le parti coinvolte, sindacati, vertici dell’azienda e rappresentanti di Comune e Regione. Se l’accordo non venisse raggiunto, è altamente probabile che lo sciopero venga confermato.
 

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