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Cronaca San Fruttuoso / Largo Rosanna Benzi

Bufera sul San Martino, migliaia di indagati per esami gratis

«Gli accertamenti già effettuati dall'ospedale San Martino hanno consentito di recuperare la maggior parte degli importi non pagati e molti di coloro che erano coinvolti hanno pagato il dovuto». Così l'assessore Sonia Viale

La vicepresidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria Sonia Viale interviene in merito all'indagine relativa agli esami di laboratorio effettuati presso l'ospedale San Martino senza il pagamento del ticket dovuto. Gli indagati sarebbero ben 2.300. L'indagine ha preso il via tre anni fa dopo alcuni esposti presentati in Procura. I dipendenti che avrebbero agevolato amici e parenti, non facendo pagare loro il ticket per le analisi di laboratorio, sarebbero oltre 600. Le accuse, a vario titolo, vanno dal falso, alla truffa ai danni dello Stato e accesso abusivo al sistema informatico.

«Fatta salva la rilevanza penale, valutata in altra sede, si tratta di un grave episodio di malcostume diffuso a diversi livelli che va condannato con severità. Per questo ho richiesto una puntuale relazione sui procedimenti interni adottati dall'azienda», spiega Viale.

«Questo è un fenomeno grave e diffuso di malcostume e non di malasanità - prosegue la vicepresidente - che accade quando si mette a rischio la vita di una persona: era una prassi purtroppo considerata normale che invece normale non era affatto. Ed è proprio questo che fa male, che danneggia il rapporto di fiducia tra il sistema e i cittadini anche se, va detto, molti cittadini erano coinvolti: il disvalore dei comportamenti non era percepito e quando si abbassa questa asticella credo che tutti dobbiamo interrogarci, i singoli cittadini, i sindacati che rappresentano i lavoratori, i vertici aziendali, la politica. Questi comportamenti vanno combattuti in ogni modo e ad ogni livello».

L'assessore Viale sottolinea che «da quando sono emersi i fatti, diversi anni fa, fin dal 2013, il sistema ha reagito con forza per evitare che tali comportamenti potessero ripetersi. Gli accertamenti già effettuati dall'ospedale San Martino hanno consentito di recuperare la maggior parte degli importi non pagati e molti di coloro che erano coinvolti hanno pagato il dovuto, anche se questo ovviamente non incide sotto il profilo della rilevanza penale dei comportamenti e dei provvedimenti disciplinari. La gravità è anche legata al fatto che si tratta di importi bassi, evasi da persone che avrebbero potuto pagare il ticket, visto che il sistema prevede per legge le esenzioni a tutela di chi è sotto un certo reddito o disoccupato o malato cronico».

«Voglio ricordare - prosegue l'assessore Viale - che le indagini sono iniziate anni fa, oggi siamo nella fase di conclusione delle indagini e ovviamente il percorso penale avrà il suo esito: noi lo attendiamo, con la certezza che chi ha responsabilità sarà punito. Personalmente - conclude - sono molto arrabbiata perché quanto emerso non rende onore ai nostri operatori e al nostro sistema sanitario, fatto per la maggior parte di persone oneste».

«In una nota congiunta, le federazioni della Funzione Pubblica Cgil Genova e Liguria auspicano che si possa rapidamente fare chiarezza su quanto avvenuto al fine di accertare le effettive responsabilità delle persone coinvolte. Comportamenti come quelli sui quali sta indagando la Procura gettano discredito su tutte le lavoratrici e su tutti i lavoratori della categoria e devono essere condannati senza esitazioni a tutela di chi ogni giorno, con abnegazione, rende possibile la fruizione dei servizi pubblici«, dichiarano Fulvia Veirana segretario generale Fp Cgil Liguria, Antonio Leandro segretario generale Fp Cgil Genova e Maurizio Gualdi segretario sanità Fp Cgil Genova.

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