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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Via San Luca

Aggredita in via San Luca, la commessa: "Nessuno si è fermato ad aiutarmi"

Il post-denuncia della donna che lavora nel centro storico e assiste quotidianamente a episodi di violenza

Dopo l'aggressione, lo sfogo sui social. La commessa di un negozio di prodotti per animali in via San Luca è stata presa a pugni da un clochar che poi ha tentato anche di lanciarle contro una pietra. Erano le 16 circa, l'uomo si era seduto sul gradino fuori dal locale e lei gli ha chiesto di lasciare libero l'ingresso ricevendo per tutta risposta una violenta reazione. 

“Non mi sono mai esposta se non con qualche video di qualche rissa scoppiata davanti al mio negozio, oggi mi trovo coinvolta in prima persona, e se vi state chiedendo perché ora ve lo spiego” , ha scritto la donna su Facebook allegando le foto delle sue ferite.

“Semplicemente, ho chiesto ad un uomo di colore che si era seduto davanti all'ingresso del negozio (ostacolando il passaggio dei clienti) di spostarsi, senza esitare un secondo si è alzato urlando con una pietra in mano mettendomi con le spalle alla porta del mio negozio (che non si è aperta non dandomi la possibilità di chiudermi dentro, la porta era automatica) - continua a scrivere - Presa dal panico sono riuscita a divincolarmi e a finire in via san Luca in mezzo alla gente, chiedendo aiuto visto che questo uomo continuava a seguirmi con l'intento di mettermi le mani addosso. Nessuna persona si è fermata ad aiutarmi, nessuno ha bloccato l’uomo, nessuno ha chiamato la polizia tranne una ragazza (mia cliente) che lavora nell’agenzia di viaggi di fronte al mio negozio e che prontamente si è messa davanti a me”. La vicina di negozio intervenuta è stata a sua volta aggredita dalla persona senza fissa dimora.

Il post della vittima si conclude con un bilancio della vita nel centro storico:“Non penso di aggiungere altro se non la parola 'schifo', in primis per l’indifferenza della gente e soprattutto per la zona, che necessita di controlli più approfonditi. Vorrei che questo post fosse condiviso per far rendere conto alle persone che non esiste che per aprire un negozio nei vicoli richiedano mille documenti per far sì che il negozio sia decoroso per la zona, quando i soggetti che bazzicano lì sono tutto meno che decorosi. Prima di tutto vediamo di fare in modo che le persone che lavorano e vivono lì possano essere serene, al resto penseremo un altro giorno”.

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