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Cronaca Centro Storico / Via San Lorenzo

San Lorenzo, "flash mob" degli artisti di strada: «No alla giuria, l'arte è per tutti»

L'iniziativa di protesta "musicale" è partita alle 16 davanti alla cattedrale, per proseguire al Porto Antico. Massiccia l'adesione, e dal Comune arriva un'altra ipotesi: l'app

«Vogliamo lanciare un messaggio universale: l’arte è di tutti e per tutti, e nessuna ordinanza può censurarla»: così è iniziato la “jam session” degli artisti di strada organizzata da Davide Bartoli, in arte Fresh Bandicoot, per protestare contro l’ipotesi dell’istituzione di una giuria incaricata di giudicare gli artisti per stabilire «chi può e chi non può suonare per strada, e chi può e chi non può fare arte a Genova».

Protesta a tempo di musica

L’appuntamento era per le 16  per un “flash mob musicale” itinerante che ha toccato diverse zone della città: “Suono finché non mi suonano”, questo il nome con cui è stato ribattezzato, è partito da via San Lorenzo, per poi spostarsi al Porto Antico e nella zona dell’Arena del Mare, dietro ai Magazzini del Cotone. A partecipare artisti di strada provenienti da tutta Genova (compreso qualcuno “in trasferta”) e con diverse specialità, dalla musica alla giocoleria passando per il canto e la poesia, un gruppo eterogeneo unito dal desiderio di potersi esprimere liberamente.

«Sono molto contento di tutte le adesioni e le manifestazioni di solidarietà - ha spiegato Bartoli - Il problema principale resta l’ipotesi giuria: non c’è modo, a nostro parere, di giudicare chi può e chi non può fare arte per strada, non c’è un modo giusto di fare arte, ognuno ha il suo modo. Inizialmente si parlava anche di esibizioni della durata massima di 15 minuti, davvero troppo poco. Ora il Comune sembra avere deciso di salire a un’ora, un tempo decisamente più gestibile, perché un artista può interrompere la performance e riprenderla da un’altra parte».

Le ipotesi della giunta Bucci

La protesta, come detto, nasce dall’ipotesi di istituire una sorta di “commissione” che valuti gli artisti di strada accordando il permesso di esibirsi, provvedimento preso in considerazione in un’ottica di certificazione e regolamentazione degli artisti stessi. Da parte della giunta Bucci, però - in particolare dall’assessore alla Cultura, Elisa Serafini, e dall’assessore alla Legalità, Stefano Garassino - sembra essere arrivato il passo indietro: nessuna giuria, ma un’app cui iscriversi per registrarsi ed entrare a fare parte di una vera e propria rete.

«Se l’app funzionasse bene potrebbe rivelarsi utile, ma dovrebbe essere costruita in maniera adeguata e di facile accesso per tutti», ha concluso Bartoli prima di iniziare a fare ciò per cui ha dato appuntamento ad amici e “colleghi”: suonare (nel suo caso un bongo), unendosi al primo gruppetto di chitarristi, sassofonisti, cantanti e giocolieri che hanno invaso San Lorenzo colorandola con le loro esibizioni e divertendo i tanti turisti che si sono fermati a osservare curiosi.

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