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Cronaca Sampierdarena / Via Antonio Cantore

Sampierdarena: compra giochi al figlio, il negoziante la stupra

Si sono conosciuti nel negozio dove lui lavora e lei portava il figlio a comprare i giocattoli. Poi hanno preso un aperitivo insieme e da lì sono andati a casa, dove si è consumato lo stupro

Una simpatia, un po' di tempo insieme, qualche sorriso di apprezzamento non significano necessariamente che una ragazza sia disponibile a consumare un rapporto sessuale. Questo concetto evidentemente non è stato chiaro per un 27enne, che ora avrà modo di meditare sui suoi errori in carcere.

Questa triste storia di violenza sessuale è andata in scena nel quartiere di Sampierdarena e più precisamente in via Cantore. La protagonista, oltre al giovane, è una trentenne. I due lavorano entrambi lungo la via, lui in un negozio che vende anche giocattoli e lei in una lavanderia.

La ragazza porta il figlio a vedere i giochi e i due si conoscono e cominciano a scambiare qualche parola nelle pause di lavoro. Martedì la donna decide di passare a salutare il 27enne, che trova in un bar poco lontano. Decide di lasciare la figlia da un'amica per poi tornare al bar dal giovane per una birra in sua compagnia.

Finito l'aperitivo il 27enne inizia con le lusinghe e i complimenti e convince la donna a seguirlo a casa. Qui il suo atteggiamento cambia: dai baci e abbracci non corrisposti passa in fretta a una violenza sessuale vera e propria, non prima però di avere gettato alcuni euro nella borsa della donna, dicendole che era disposto a pagarla.

Una volta libera, la donna ha avvisato la polizia, che ha arrestato il 27enne all'interno del negozio, dove la sua vittima comprava i giochi per il figlio.

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