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Cronaca Sampierdarena / Corso Luigi Andrea Martinetti

Aspettavano le vittime fuori dalle Poste, arrestate due ragazze

Gli agenti della Squadra Mobile hanno arrestato due donne di età compresa tra i 18 e i 20 anni. Le truffatrici avevano preso di mira due coppie di anziani derubandole di contanti e bancomat

FIniscono in manette due ladre specializzate in colpi ai danni di anziani a Sampierdarena. Si tratta di due giovani donne di origini bosniache, tra i 18 e i 20 anni di età, arrestate per due colpi messi a segno il 6 e il 9 ottobre scorso. Sono accusate di furto in abitazione pluriaggravato ed indebito utilizzo di carte di pagamento.

Le vittime due coppie di anziane che sono state notate all'ufficio postale di corso Martinetti, dopo aver ritirato la pensione, e seguite fino al loro palazzo. Le ladre hanno agganciato gli anziani in ascensore con la scusa di portare loro la spesa a casa o di aiutarle e una volta dentro hanno frugato fino a trovare i contanti; in un caso è stato sotratto anche un bancomat che è stato successivamente utilizzato.

La polizia ha arrestate le due truffatrici, sabato 11 novembre a Genova, una delle due, quella con precedenti penali, è finita in carcere, l'altra si trova agli arresti domiciliari. Gli agenti della Mobile stanno anche indagando su altri due episodi che risalgono a settembre scorso, nel frattempo è stata aperta un'inchiesta seguita dal pm Cardona Albini. Nei filmati delle telecamere di video sorveglianza sequestrati dalla polizia si possono vedere le due ladre in azione mentre accompagnano un'anziana con difficoltà di deambulazione nell'ascensore.

«Anche alla luce di questo arresto, è importante sottolineare ancora una volta l’importanza della prevenzione: raccomandiamo di non fidarsi mai di persone che si avvicinano fuori dai condomini o cercano di entrare nei palazzi con la scusa di aiutare, a meno che non siano aiuti “ufficiali” - sottolinea il dirigente della Squadra Mobile, Marco Calì - Nel corso delle indagini abbiamo notato che le due donne hanno provato ad avvicinarsi ad altre persone anziane, che hanno però rifiutato la loro presunta assistenza. In presenza di sconosciuti che si spacciano per benefattori è sempre meglio avvisare le forze dell’ordine e lasciare che siamo noi a occuparcene: chiamateci»

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