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Cronaca Sampierdarena / Via Antonio Cantore

Rampa di via Cantore, seconda mattina di caos. Residenti furiosi: «Un disastro»

Prosegue il test del Comune in vista dell'abbattimento definitivo. E le conseguenze continuano a farsi sentire, con il quartiere paralizzato nell'ora di punta

C’è chi si stringe nelle spalle, rassegnato, spiegando che «tanto ormai è tutto deciso e non possiamo farci nulla», chi si rifiuta anche solo di commentare, sottolineando furioso che «mi si è dimezzato il lavoro», e chi punta il dito contro chi «prende iniziative senza conoscere territorio e realtà»: al secondo giorno di “sperimentazione” della chiusura della rampa di via Cantore, con conseguente traffico praticamente paralizzato, a Sampierdarena gli animi sono sempre più surriscaldati, e sono molti i residenti che promettono di unirsi alla manifestazione di protesta già annunciata dalle Officine Sampierdarenesi.

Gli esercizi commerciali: «Ricadute pesanti sul lavoro»

«Io di solito tra le 8 e le 9 ho il locale sempre pieno, da due giorni invece è vuoto», ammette Gabriele, titolare di un bar che si affaccia proprio su via Cantore. Dove anche giovedì mattina già a partire dalle 7 le auto si sono incolonnate dirette verso la rotonda di via Milano, unico accesso rimasto aperto per chi deve prendere la Sopraelevata. Una lunghissima coda contro cui gli agenti della Municipale, inviati dal Comune per tentare di snellire il traffico, hanno potuto fare ben poco: «Siamo nell’ora di punta - riflette Claudio, da anni residente a Sampierdarena - Inevitabile che si crei questo caos senza la rampa. Io già mercoledì ho dovuto parcheggiare l’auto, tornare a casa a piedi e prendere lo scooter per andare al lavoro, altrimenti non sarei mai arrivato».

Il parere sul progetto (che rientra nella più ampia sistemazione del nodo di San Benigno) è insomma unanime, e il malumore tangibile: la rampa non si tocca, chiariscono i residenti di Sampierdarena, che già devono fare i conti contro gli altri cantieri che affollano il quartiere, in primis quello di lungomare Canepa. 

Il Comune dal canto suo sembra deciso a proseguire: dopo essersi scusata con la cittadinanza «per i disagi dovuti alla simulazione della nuova viabilità del nodo», l’amministrazione in una nota ha sottolineato che il progetto dell’abbattimento della rampa, finalizzato a facilitare l’accesso diretto dei mezzi pesanti in porto, è stato ideato e approvato dalla giunta Doria. E ha chiarito che «la sperimentazione proseguirà con una variazione importante al fine di limitare o addirittura annullare i disagi. Il test per la nuova viabilità verrà monitorato ora per ora al fine di evitare problemi agli automobilisti e alla città».

Il quartiere si prepara a scendere in piazza

Rispetto a mercoledì, però, non sembrano esserci stati grandi cambiamenti, eccezion fatta per la presenza della Municipale all’altezza dell’uscita del casello di Genova Ovest e alla rampa di via Milano, e per l’eliminazione del restringimento di corsia in Sopraelevata. E il traffico ne è stata la prova: tra le 7 e le 9 la circolazione è rimasta paralizzata, anticipazione di quello che, secondo i residenti e le associazioni di quartiere, avverrà in via definitiva una volta che la rampa verrà abbattuta.

«Ho ribadito in commissione consiliare che questo progetto va assolutamente accantonato - conferma Gianfranco Angusti, presidente delle Officine Sampierdarenesi - Ho chiesto agli assessori e ai consiglieri di fare pressioni sul sindaco affinché uno scempio del genere venga rivisto, le conseguenze si stanno già manifestando e noi confermiamo la nostra assoluta contrarietà: abbiamo già annunciato che torneremo in strada per protestare così come abbiamo già fatto nel 2016».

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