A materassi, mobili semidistrutti e ogni altro tipo di rifiuti abbandonati a cielo aperto avevano ormai fatto l’abitudine, ma quando in via Spataro è comparso un sacco nero con un cartello con su scritto “attenzione amianto” e il nastro dell’Amiu in bella mostra, i residenti di Sampierdarena si sono preoccupati. E attivati, anche se a una settimana dalla prima di molte segnalazioni, il sacco con il suo misterioso (e se confermato) tossico contenuto era ancora lì.

La denuncia arriva da Serena Baruzzo, una delle prime ad accorgersi dello sgradito “regalo”, che alla vista del comune sacco nero con l’inquietante scritta si è immediatamente attivata per farlo rimuovere: «Io abito in via Fillak, passo di lì tutti i giorni. Giovedì scorso ho visto il sacco e mi sono preoccupata, ho fatto subito una segnalazione all’Arpal, ma mi hanno risposto che loro si limitano ai campionamenti, suggerendomi di mettermi in contatto con l’ufficio Ambiente del Comune di Genova, che mi ha detto di fare una segnalazione alla polizia Municipale. I vigili urbani mi hanno confermato di averla registrata, ma a oggi ancora nulla è stato fatto».

Dall’ufficio Rifiuti di Tursi fanno sapere che in effetti la competenza è di Amiu: «Se è strada pubblica sono loro a intervenire, in questi casi utilizzando procedure particolari», rivolgendosi cioè ad Amiu Bonifiche, incaricata tra l’altro di rimuovere rifiuti tossici come l’amianto: «Abbiamo ricevuto la segnalazione giovedì pomeriggio - confermano a Genova Today - Non siamo intervenuti perché è arrivata in concomitanza con i giorni festivi, ma lunedì abbiamo fatto un sopralluogo e abbiamo programmato l’intervento. Di solito, a meno che non si una situazione drastica, non interveniamo subito, anche perché l’amianto è tossico soltanto quando è spezzettato e le fibre si disperdono nell’aria. In questo caso era chiuso in un sacco». Caso chiuso, dunque, e poco importa che l'intervento sia stato programmato, coincidenza vuole, proprio per oggi.