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Cronaca Rovegno

«Vietato ammalarsi e morire», la provocazione del sindaco di Rovegno

L'originale forma di protesta di Giovanni Isola, primo cittadino del piccolo Comune della val Trebbia, contro l'assenza di un medico condotto nella vallata

L’epidemia di influenza infuria anche in Liguria, i medici di famiglia scarseggiano, soprattutto nell’entroterra, e dal sindaco di Rovegno, Giovanni Isola, arriva la provocazione:«Vietato ammalarsi e morire». 

Questo il sarcastico contenuto dell’avviso pubblico che il primo cittadino del piccolo Comune della val Trebbia ha fatto fatto affiggere nel centro del paese, un’ordinanza emanata dopo che lo storico medico della vallata è andato in pensione ed è stato sostituito da un “supplente” della Asl che opera a regime “ridotto”. Nello specifico, 13 ore a settimana da dividere tra Fascia, Fontanigorda, Gorreto, Montebruno, Propata, Rondanina, Rovegno e Torriglia. 

E così il sindaco Isola, noto per le sue provocazioni, ha invitato tutti i cittadini di Rovegno ad «adottare tutte le precauzioni possibili, ed anche le impossibili, al fine di preservare le proprie difese immunitarie per non incorrere in situazioni infettivologiche nei periodi non coperti ad oggi dalla figura medicale professionale incaricata dall’Asl». Un modo bizzarro, ma all'apparenza efficace - vista la risonanza avuta - per chiedere l'intervento delle istituzioni e maggiori attenzione nei confronti dei piccoli Comuni.

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