Spese pazze, chiesto giudizio per altri 19 ex consiglieri
Gli indagati facevano parte dei gruppi Forza Italia, Pd, Verdi e Alleanza Nazionale. Altre 13 persone, appartenenti alla stessa legislatura, sono già state rinviate a giudizio
Diciannove ex consiglieri regionali (in carica fra 2005 e 2010) potrebbero finire a giudizio, almeno questa è la richiesta del pm Massimo Terrile, nell'ambito del processo sulle cosiddette spese pazze. Per tutti l'accusa è di peculato, ovvero aver utilizzato fondi pubblici per scopi privati.
Gli indagati facevano parte dei gruppi Forza Italia, Pd, Verdi e Alleanza Nazionale. Il pm ha chiesto il rinvio a giudizio per Matteo Rosso, unico ancora in Consiglio regionale, Franco Orsi, Gabriele Saldo, Gino Garibaldi, Luigi Morgillo e Pietro Oliva (tutti Forza Italia all'epoca dei fatti contestati) mentre è stata chiesta l'archiviazione per Graziano Falciani.
Per il Partito Democratico, gli interessati sono Vito Vattuone, ora segretario regionale e candidato alle prossime elezioni politiche, Michele Boffa, Luigi Cola, Nino Miceli, Ezio Chiesa, Moreno Veschi e Minella Mosca, mentre è stata chiesta l'archiviazione per Lorenzo Basso.
Per i Verdi figurano i nomi di Cristina Morelli e Carlo Vasconi, mentre per Rifondazione comunista Giacomo Conti e Vincenzo Nesci. Completano la lista Gianni Plinio (adesso passato a Casapound) e Alessio Saso.