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Cronaca

Regione, in Consiglio l'opposizione canta "Bella ciao"

Gruppo Pd e MS5 rispondono con l'inno partigiano all'ostruzionismo della maggioranza a una mozione sull'antifascismo

Questa mattina, martedì 16 gennaio, i rappresentanti del Pd e di Rete a Sinistra hanno cantato "Bella ciao", nell'aula del consiglio regionale, in risposta al rifiuto della maggioranza di accogliere una mozione sull'antifascismo. Il Gruppo PD, in accordo con tutta l'opposizione, ha infatti richiesto di discutere della promozione della cultura antifascista e del divieto a partiti e associazioni xenofobe, razziste e che si rifanno al fascismo, di accedere alle sedi istituzionali. La seduta è stata sospesa, l'assessore regionale Rixi ha postato la foto sulla sua pagina Facebook commentando: «Strumentalizzazioni politiche il pd canta “bella ciao” in consiglio regionale. Si riferiranno alla Boschi?».

Chiamato in causa è interventuo sulla questione anche il presidente Toti: «Personalmente sarò in prima fila come lo sono sempre stato contro ogni tipo di violenza e prevaricazione - ha scritto in un post sulla sua pagina Facebook - non abbiamo bisogno di lezioni da un Partito Democratico che nasconde la propria pochezza e la mancanza di proposte dietro polveroni e cortine fumogene».

Pronta la risposta da parte del Gruppo Pd: «E' gravissimo che oggi non si possa discutere in Consiglio regionale una mozione così importante e urgente, visti i segnali preoccupanti degli ultimi mesi, fino ad arrivare all'accoltellamento di un antifascista avvenuto nei giorni scorsi. Tutte le forze politiche democratiche devono essere compatte nel condannare ed emarginare la violenza politica e negare le sede istituzionali a chi si rende protagonista di quella stessa violenza».

Il riferimento è all'aggressione avvenuta in piazza Tommaseo e alle polemiche dei giorni successivi tra il racconto di Genova Antifascista e la replica di CasaPound. Dopo la seduta consigliare in via Fieschi, si è unito al coro dell'opposizione anche il M5S: «La Giunta Toti non perde occasione per mostrare il suo vero volto e rifiuta assurdamente di anticipare in Aula il tema, importante e attualissimo, della cultura antifascista, messa a dura prova in questi giorni da ripetuti episodi di intolleranza ed estremismo. Per questa ragione, come M5S Liguria, abbiamo deciso di ritirare la maggior parte delle nostre iniziative d'aula, in modo da permettere di arrivare quanto prima all'Ordine del giorno sulla promozione della cultura antifascista. Oggi più che mai dobbiamo tenere altissima l'attenzione sul rischio di una nuova ondata xenofoba che pretende di riscrivere la storia, in nome di ideologie che rappresentano una delle pagine più buie della storia del nostro paese». Poi l'appuntamento: «Il prossimo 3 febbraio scenderemo in piazza a Genova per ribadire ancora una volta i valori repubblicani della nostra città, medaglia d'oro per il valore militare, che alla causa della liberazione ha pagato un prezzo altissimo». 

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