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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Intesa carabinieri - Regione per la sicurezza: «Più presìdi fissi in città»

Siglato in mattinata del governatore Giovanni Toti e dal generale Tullio Del Sette, comandante generale dell’Arma, un protocollo finalizzato ad aumentare la collaborazione istituzionale

Aumentare la sicurezza effettiva percepita nelle strade della regione, assicurando un controllo capillare del territorio in collaborazione con le istituzioni: questo l’obiettivo alla base del protocollo d’intesa firmato in mattinata dal presidente della Regione, Giovanni Toti, e dal comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Tullio Del Sette, nel corso di un incontro cui hanno partecipato anche il sindaco di Genova, Marco Bucci, e il ministro della Difesa, la genovese Roberta Pinotti.

Cosa prevede il protocollo

Nello specifico, l’intesa prevede una collaborazione interistituzionale per il rafforzamento dei presìdi territoriali dei carabinieri, con la creazione di un tavolo tecnico che di volta in volta stabilisca gli obiettivi primari. Si partirà, in concreto, con l’efficientamento energetico degli edifici pubblici di pertinenza dell’Arma, in primis con lla caserma Vittorio Veneto, sede del comando generale del Battaglione Liguria e presto sede del nuovo comando forestale. 

A oggi, come ha sottolineato anche il generale Del Sette, sono oltre 2.800 i militari dell’Arma in Liguria, suddivisi in 144 comandi, 17 Compagnie e 122 stazioni, cui si aggiungono altri 210 presidi: «La collaborazione interforze è fondamentale per rafforzare il lavoro dei carabinieri sul territorio, non soltanto nelle grandi città ma anche nei piccoli paesi e nei borghi - ha ribadito Del Sette - La conoscenza del territorio, e i presidi su di esso, diventano ancora più efficaci lavorando d’intesa con la Regione e le altre forze dell’ordine».

Aumento dei presìdi fissi nei quartieri

La Liguria è la terza Regione d’Italia a siglare un’intesa di questo tipo dopo Sicilia e Campania, la prima del Nord Italia. Particolare significato ha dunque assunto per la ministra Pinotti, che proprio a Genova risiede: «La sicurezza non è né di destra né di sinistra, e considero un errore appropriarsi del tema facendolo diventare ideologico - ha spiegato seduta tra Toti e Del Sette - La mancanza di sicurezza mina anche il concetto di libertà, perché chi non si sente sicuro non si muove liberamente. Sin dal mio insediamento ho lavorato duramente per sopperire a eventuali mancanze di organico nell’Arma, incentivando le assunzioni e stimolando il turnover, e a oggi siamo riusciti a riequilibrare un corpo che qualche anno fa era in difetto di 7000 unità, investendo 1,7 miliardi di euro ed evitando di chiudere anche una sola caserma».

«La presenza fisica e visibile dei carabinieri sul territorio è il modo migliore per dire ai cittadini che lo Stato c’è, contro la criminalità organizzata, contro la minaccia terroristica e in generale per garantire la loro sicurezza - ha commentato il governatore Toti - Da parte nostra daremo il maggior supporto possibile alla loro presenza sul territorio, che ci auguriamo possa estendersi ancora».

«Vorremmo aumentare i presidi fissi in diversi quartieri della città - ha proseguito Toti - e per farlo ci impegneremo dal punto di vista logistico, di coordinamento ed economico».

L’Arma, dal canto suo, si è impegnata a elaborare proposte di ottimizzazione logistica dei presìdi presenti sul territorio per una migliore organizzazione delle proprie funzioni e un più efficiente impiego delle risorse, al fine di potenziare le attività di controllo a salvaguardia della sicurezza dei cittadini.

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