Regionali, esposto in Procura contro Rete a Sinistra: «Firme irregolari»

«Le firme raccolte non erano regolari»: a due giorni dall’esito delle elezioni regionali, un esposto anonimo arrivato in Procura denuncia presunte irregolarità relative alla raccolta delle firme per la presentazione della lista Rete a Sinistra, movimento che ha sostenuto la corsa del civatiano Luca Pastorino alla poltrona di governatore della Liguria.

L’esposto, giunto sul tavolo della Procura ieri, si riferisce a due diversi giorni di aprile, quando le firme sarebbero state raccolte nonostante l’assenza del pubblico ufficiale, e mancherebbero dunque di ufficialità. Lo scritto è stato inserito in un fascicolo, ma le autorità sarebbero in attesa di ulteriori segnalazioni prima di aprire un’indagine.

Pastorino intanto, accusato dalla sconfitta Raffaella Paita e dal presidente uscente Claudio Burlando di avere contribuito in maniera significativa alla disfatta del Pd e alla vittoria di Giovanni Toti e del centrodestra, ha risposto alle critiche invitando a una maggiore obiettività e spiegando che «a Burlando, Paita e a tutti coloro che raccontano favole dicendo che la colpa di tutto sarebbe la mia, suggerisco di compiere un piccolo sforzo verso un giudizio minimamente oggettivo della realtà».

«Imputando le colpe a divisioni o alla volontà da parte mia e di altri di voler costruire un soggetto politico nuovo a livello nazionale, Burlando scarica anche lui le responsabilità di una sconfitta clamorosa - ha sottolineato Pastorino - che sono da imputarsi esclusivamente al percorso delle Primarie, a una proposta amministrativa confusa e pasticciata anche dal punto di vista delle alleanze con la destra, ai tanti problemi in campo in Liguria in parte causati, e sicuramente non risolti, dall'ultima amministrazione regionale, e a una candidata a detta di tutti inadeguata e divisiva».