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Cronaca Rapallo

Rapallo: bimba di 12 anni costretta dai genitori a mangiare gli avanzi in una ciotola

Una telefonata anonima al Telefono Azzurro ha permesso ai carabinieri di Rapallo di porre fine alle sofferenze della ragazza, prelevata a scuola e affidata ai servizi sociali. Il pm di Genova ha chiesto il rinvio a giudizio per i genitori

Genova - Questa volta non è stata la musica, come nel film Danny the dog, a restituire una vita normale a una bimba costretta a vivere alla stregua di un cane. Ma i carabinieri di Rapallo, intervenuti in seguito a una chiamata anonima al Telefono Azzurro. La bambina, una giovane di 12 anni, era costretta dai genitori a mangiare gli avanzi di cibo in una ciotola, a servire in tavola e a rispondere sempre ''comandi''.

In seguito alla segnalazione, i carabinieri hanno emesso una denuncia nei confronti della madre ecuadoriana e del padre albanese abitanti a Rapallo, nel levante ligure. I due sono stati arrestati nel dicembre 2011 con le accuse di sequestro di persona e riduzione in schiavitù. Mercoledì 16 maggio 2012 la procura di Genova ha chiesto il rinvio a giudizio.

Le sofferenze della bambina si sono allentate quando gli agenti del commissariato di Rapallo si sono recati a prelevarla a scuola dove si era presentata in pantofole e pigiama, per poi affidarla ai servizi sociali. Prima di passare a Genova, l'inchiesta era a Chiavari. L'udienza preliminare davanti al gip Nadia Magrini è prevista il 1 di giugno.

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