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Cronaca

Sala municipale alla destra radicale, stop dell’assessore Serafini

Il Pd all'attacco del presidente del Municipio Medio Levante per la concessione dei locali all'associazione Il Ramo d'Oro: l’assessore al Cultura la revoca

Polemica a Palazzo Tursi per la decisione, da parte del Municipio Medio Levante, di concedere una sala della sede di via Mascherpa a “Il Ramo d’Oro”, associazione che, stando a quanto denunciato dal Pd, sarebbe «vicina agli ambienti neofascisti».

«Per capire cosa è l'associazione il "Ramo d'Oro" basta andare sul suo sito, dove si viene invitati a donare il 5 per mille a tre organizzazioni benefiche: l’Associazione Fiamme Bianche R.S.I., la Fondazione Repubblica Sociale Italiana e l'Isola delle tartarughe Onlus, a cura di Casa Pound», tuona il Pd, che a livello municipale ha già chiesto la convocazione di una commissione consiliare per chiedere conto della decisione al presidente del Medio Levante, Francesco Vesco. E la questione approderà anche in Comune, con un’interrogazione a risposta scritta presentata dal consigliere Alessandro Terrile all’assessore alla Cultura e Marketing territoriale, Elisa Serafini.

La sala del Municipio, come detto, è stata concessa all’associazione Il Ramo d’Oro sabato 7 aprile per la presentazione di un libro sulla “Storia del conflitto Anglo-Irlandese”. Sul sito i fondatori la presentano come «un’associazione culturale che raccoglie l’eredità del circolo “Idee in Movimento”, e da oltre trent’anni siamo impegnati nella diffusione della cultura anticonformista e del pensiero tradizionale, facendo conoscere le opere di autori e case editrici “scomodi” e difficilmente reperibili attraverso i comuni canali di distribuzione».

La decisione di concedere la sala all’associazione ha rinfocolato la polemica sul negato patrocinio al Gay Pride: «Niente patrocinio al Gay Pride perché “divisivo" - ha sottolineato Terrile - ma per il Ramo d'Oro non c'è problema, e oltre al patrocinio il Comune concede pure la sede».

Nel pomeriggio è quindi arrivata la replica proprio da parte dell’assessore Serafini, che ha anticipato la risposta all’interrogazione: «Abbiamo chiesto al Municipio Levante di revocare il patrocinio e l'uso di sale pubbliche all'associazione il Ramo d'Oro, in quanto in contrasto con la mozione di Consiglio Comunale approvata lo scorso gennaio, che limita e regola la concessione di spazi e risorse pubbliche - ha spiegato Serafini - L'associazione Il Ramo d'Oro potrà svolgere le proprie attività, in spazi privati».

Chiaro il riferimento: lo scorso 23 febbraio a Tursi  era stata approvata, dopo un iter piuttosto burrascoso, la mozione che vieta la concessione di spazi pubblici ai movimenti che adottano comportamenti «fascisti, razzisti, omofobi, trasfobici e sessisti, violenti, sovversivi o finalizzati a terrorismo o eversione dell'ordine democratico e integralisti».

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