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Cronaca

Ponte Morandi, via libera dal premier Conte alla proroga dello stato di emergenza

La misura permette alle strutture commissariali di continuare a lavorare, adottando misure straordinarie per l'amministrazione della città

Confronto positivo ieri a Roma fra il governatore Toti, il sindaco Bucci e il premier Conte. Già oggi potrebbe arrivare in Consiglio dei ministri la richiesta, presentata ieri a Palazzo Chigi di prorogare di altri 12 mesi lo stato di emergenza disposto il 15 agosto 2018, dopo il tragico crollo del ponte Morandi, e le due strutture commissariali.

La richiesta, accolta dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. «Abbiamo condiviso con il presidente del Consiglio la necessità di rimodulare alcuni dei criteri per l'accesso al risarcimento delle attività produttive e alcune delle scadenze - spiega il presidente Toti -. Sarà nostra cura, di concerto con la Camera di commercio, inviare una proposta a Palazzo Chigi perché queste modifiche possano essere recepite nella prossima legge di stabilità, a parità di risorse, utilizzando quindi i residui della Cassa integrazione e della Zona Franca Urbana. Per quanto riguarda i familiari delle vittime - aggiunge Toti -, Palazzo Chigi ha dato la disponibilità a valutare l'istituzione di un fondo per l'anticipo delle spese legali, per permettere loro di costituirsi parte civile nei procedimenti». C'è stata una apertura da parte del Governo a una modifica dell'ordinanza di Protezione civile relativa al commissario all'emergenza, per poter riconoscere e coprire economicamente il costo delle spese funerarie delle vittime che non hanno avuto il funerale solenne a Genova, come richiesto dalle stesse famiglie.

«La revisione delle attività per la demolizione e ricostruzione del ponte è stata positiva - spiega il sindaco Bucci -, il progetto va avanti nei tempi assegnati. La parte finanziaria è stata rivista con il presidente del Consiglio e i ministri interessati. Siamo in una buona situazione: i pagamenti da Aspi continuano come da programma, prevediamo di chiudere la costruzione senza problemi finanziari». 

«Resta il tema dei detriti: abbiamo chiesto al ministero dell'Ambiente di analizzare una proposta operativa per poterli utilizzare per il ribaltamento a mare di Fincantieri - prosegue Bucci -. Abbiamo ovviamente pronte anche altre soluzioni, però questa è quella su cui puntiamo e vogliamo arrivare fino in fondo. Abbiamo analizzato anche i problemi legati al piano urbano di mobilità sostenibile e alla possibilità di poter avere i finanziamenti per cominciare i lavori della metropolitana di superficie, chiedendo un interessamento da parte del ministro per poter arrivare a una soluzione».

Durante l'incontro è stato fatto il punto sulla demolizione e sui tempi della ricostruzione, sui molteplici fronti a cui stanno ancora lavorando le due strutture commissariali e su alcune piccole correzioni possibili alla Legge Genova, soprattutto in merito alle risorse che potrebbero essere recuperate e ridistribuite. Inoltre la proroga è stata chiesta anche per le circa 300 assunzioni, effettuate per il superamento dell'emergenza, che altrimenti scadrebbero nel gennaio del 2020.

Il Commissario delegato Toti ha consegnato a Conte una relazione dettagliata di tutte le misure messe in atto durante questi mesi, riguardanti principalmente l'emergenza abitativa derivante dall'immediata evacuazione delle abitazioni in zona rossa, la viabilità, i trasporti, le imprese e l'occupazione e la gestione dei rifiuti, per permettere alla città di Genova e alla Liguria di tornare alla normalità.

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