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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Processo Morandi, Castellucci rinuncia all'interrogatorio

Egle Possetti, portavoce comitato parenti vittime: "Viene in mente la famosa frase di Totò 'Siamo uomini o caporali?'. Quello che sta accadendo al processo per la strage annunciata del Ponte Morandi fa riecheggiare nelle nostre orecchie questo mantra"

Giovanni Castellucci, ex amministratore delegato di Autostrade, ha rinunciato a farsi interrogare nel processo per il crollo del ponte Morandi. La comunicazione è arrivata dal suo legale alla ripresa delle udienze. Anche l'ex direttore generale di Aspi Riccardo Mollo ha rinunciato all'esame. Al momento sono stati interrogati otto imputati, una decina dei 22 iniziali che avevano deciso di farsi sentire ha rinunciato.

Egle Possetti, portavoce del Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi, ha commentato attraverso una nota: "Viene in mente la famosa frase del mitico Totò 'Siamo uomini o caporali?' - si legge -. Quello che sta accadendo al processo per la strage annunciata del Ponte Morandi fa riecheggiare nelle nostre orecchie questo mantra per tante e tante volte. In questa delicata fase processuale è il momento dell’audizione degli imputati che hanno accettato di essere esaminati dall’accusa, questo perché la nostra normativa consente  loro anche di non farlo. La Procura nella sua veste accusatoria utilizza tutti gli strumenti consentiti per far emergere la mole di documentazione e di dettagli dell’inchiesta. Abbiamo sentito in aula cose che 'voi umani non potreste neanche immaginare' - attacca Possetti - nelle ultime udienze prima della recente pausa abbiamo anche visto le lacrime. Umanamente possiamo anche comprendere le lacrime legate alla tensione per essere sotto pressione in interrogatorio, una pressione doverosamente esercitata per far emergere, lo ricordiamo per i disattenti, la verità sulla morte di 43 persone".

Nota che poi prosegue: "Non possiamo e non potremo mai provare pena per queste e altre lacrime, non potremo mai provare compassione per la pressione a cui sono sottoposti, non potremo mai provare dolore per queste persone, ne abbiamo già provato troppo e continuiamo a provarne ogni giorno, pensiamo che moralmente molte persone abbiano gravissime colpe per non avere supportato l’emersione della verità e vedremo quali di loro avranno anche colpe penali".

E poi su Castellucci: "Oggi sentiamo che uno degli imputati eccellenti ha rinunciato a farsi esaminare in questa fase processuale. Certamente come per gli altri imputati è un suo diritto, ci dispiace non poter sentire la 'sua verità' in aula, sarebbe stato interessante, ma ci saranno altre occasioni e noi ci saremo, saremo attenti a ogni parola che lui e gli altri imputati diranno come lo siamo stati fin d’ora. La dura e cruda verità è già sul piatto da molto tempo, molti stanno lavorando per farla emergere e farla restare a galla, altri lavorano per darle un vestito più elegante, o seppellirla definitivamente per sempre. È molto difficile in questo Paese che le vittime abbiano giustizia vera, soprattutto quando sono interessati molti colletti bianchi, che di candido spesso hanno solo il colletto, ma continueremo con i nostri avvocati e con il nostro tecnico a collaborare per farla rimanere a galla questa cruda verità, che è costata la vita alle nostre famiglie".

"Ogni tanto - conclude Possetti - per impepare la vicenda leggiamo anche notizie che paiono allucinazioni, a volte sembrano addirittura delle bufale talmente paiono assurde, in una delle ultime pare che la famiglia Benetton, con la finanziaria di gruppo, abbia deciso di occuparsi della manutenzione e ristrutturazione delle autostrade in Portorico, probabilmente le referenze acquisite qui in Italia sono state uno sprone alla scelta. Anche questo è il mondo con cui ogni giorno ci confrontiamo, noi siamo in partita, sempre".

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