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Cronaca

Allarme processionarie, l'esperto: «A rischio bambini e cani»

Giorgio Costa, responsabile di Aster per la disinfestazione, spiega come difendersi dal bruco "killer" che con le temperature più miti nidifica nelle aree verdi cittadine

Con l’avvicinarsi della primavera è di nuovo allarme per le processionarie,  il bruco "killer" che infesta i parchi e i giardini cittadini: da Quezzi al Righi, passando per Villa Scassi, sono moltissimi i cittadini preoccupati nell’osservare la proliferazione dei caratteristici nidi nelle aree verdi.

Il pericolo non è solo per gli alberi, che vengono lentamente “prosciugati” dalle centinaia di insetti, ma anche per cani, bambini e adulti, che in caso di contatto con i peli urticanti delle larve potrebbero sviluppare dolorose dermatiti o, nel peggiore dei casi, anche gravi reazioni allergiche. Le immagini dei nidi si moltiplicano ormai sui social network, così come le segnalazioni al Comune, tutte provenienti da persone preoccupate di vedersi precipitare addosso i pericolosi animaletti durante una semplice passeggiata.

“Quando scendono in processione dagli alberi è il momento più pericoloso, sono molto urticanti. Il danno è da contatto, sono nocive soprattutto sulle mucose” ha spiegato Giorgio Costa, che all’interno di Aster si occupa della problematica. Gli interventi di disinfestazione, ha continuato, vengono effettuati ciclicamente su richiesta del Comune in tutte le aree verdi urbane, “parchi, giardini pubblici e soprattutto scuole, dove interveniamo tempestivamente in caso di segnalazione. Noi di solito facciamo trattamenti endotermici, cioè iniettiamo insetticida nella pianta di cui si cibano le larve, che una volta ingerito il veleno tornano nel nido e muoiono. Spesso capita di avvistare nidi che sono in realtà ormai disinfestati, l’importante è tenerli d’occhio per vedere se aumentano di dimensione. Se non lo fanno, significa che gli insetti all’interno sono già morti”.

Aster interviene però soltanto sugli alberi comunali, mentre diverso è il discorso per i privati: “In questo caso si può fare una segnalazione, anche se i cittadini dovrebbero provvedere autonomamente alla disinfestazione, contattando ditte di giardinaggio che sono ormai in grado di provvedere tanto quanto noi”. L’attenzione, ha proseguito Costa, va tenuta alta nel periodo in cui le temperature si alzano, che è quando le larve scendono dal alberi per scavare dei buchi nel terreno in cui fare il bozzolo: “A Genova il periodo è molto variabile, avendo un clima particolare, ma quest’anno è probabile che le cosiddette ‘processioni’ avvengano tra qualche settimana. Di solito nidificano sui pini sofferenti, ma ormai sono dappertutto. I nostri ultimi interventi risalgono a febbraio, avevamo incominciato a novembre e abbiamo proseguito tutto gennaio. A volte capitano episodi come quello dell’anno scorso a Villa Scassi, dove erano stati segnalati parecchi nidi, ma quest’anno la maggior parte dovrebbe essere neutralizzata. L’importante è prestare attenzione durante il periodo critico, che dura di solito una settimana: a farne le spese di solito sono i bambini o i cani, che tendono ad avvicinarsi per annusarle e possono riportare danni alle mucose”.

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