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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Precario a scuola, Ministero costretto a risarcirlo

L'abuso di contratti determinati all'interno delle scuole è stato punito: il Tribunale di Genova ha condannato il Ministero dell'Istruzione a risarcire un insegnante precario

Genova. Per una volta ha vinto il precario. Un insegnante è stato infatti risarcito con oltre 30 mila euro per via della propria condizione di precariato.

Il Ministero dell’Istruzione, infatti, è stato condannato dal Tribunale di Genova (sezione Lavoro) a risarcire la cifra all’insegnante precario, assistito dal Codacons, per la condizione in cui lo stesso ha dovuto svolgere per anni il proprio lavoro.

La vicenda nasce pochi mesi fa: il Codacons, al quale il docente si era rivolto, ha lanciato i ricorsi collettivi contro il dicastero dell’istruzione in favore di insegnanti e personale scolastico che, in sfregio delle norme vigenti, si vedevano rinnovare i contratti a tempo determinato, e quindi prolungare ingiustamente la loro vita professionale all’interno del limbo del precariato.

Il primo ricorso partito dinanzi al Tribunale di Genova per conto di un insegnante, ha visto il successo dell’azione legale proposta dall’associazione e il riconoscimento dei diritti del lavoratore.

Scrive infatti il Giudice Enrico Ravera:

dichiara il diritto della parte ricorrente alla progressione professionale, in conseguenza della stipulazione dei contratti di lavoro a tempo determinato, e per l’effetto dichiara tenuto e condanna il MIUR a corrispondere le differenze retributive non prescritte, in ragione della complessiva anzianità di servizio in misura maggiorata degli interessi legali dalle scadenze al saldo. Dichiara tenuto e condanna il MIUR a risarcire il danno nella misura di 6 mensilità della retribuzione globale di fatto, con interessi legali dalla data della presente sentenza fino al saldo”.

Una sentenza importantissima, basti pensare che tutti gli insegnanti che si siano trovati in questa situazione potrebbero fare lo stesso iter attraverso il Codacons. La sentenza spiana infatti la strada ai risarcimenti in favore dei circa 2mila precari della scuola che hanno fatto causa al Ministero dell’istruzione al fine di veder riconosciuti i propri diritti di lavoratori e ottenere le retribuzioni finora non percepite, a causa della perenne condizione di precarietà.

Docenti e personale scolastico possono ancora aderire ai ricorsi dell’associazione seguendo le istruzioni riportate sul sito del codacons.

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