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Cronaca

Maxi sequestro di pannelli fotovoltaici in porto

Avrebbero organizzato almeno due spedizioni di pannelli fotovoltaici verso l'Africa, senza rispettare tutte le norme previste. Per questo tre persone sono state denunciate dai carabinieri

I carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Genova hanno sequestrato circa mille pannelli fotovoltaici nel porto del capoluogo ligure e un capannone nel padovano. L'operazione si è svolta in collaborazione con militari del Nucleo Operativo Ecologico di Venezia e dei Comandi Provinciali di Genova e Padova, nonché con personale dell'Agenzia delle Dogane di Genova.

Gli accertamenti svolti hanno consentito di denunciare per traffico illecito di rifiuti tre cittadini africani (uno del Marocco e due del Burkina Faso) poiché avevano organizzato almeno due spedizioni per il Burkina Faso e il Togo di circa 850 pannelli fotovoltaici usati nel primo caso e circa 100 nel secondo, senza rispettare i dettami normativi inerenti le spedizioni transfrontaliere, in particolare non hanno allegato la documentazione attestante la funzionalità dei pannelli e non li hanno imballati adeguatamente contro i danni durante il trasporto. Tutti i pannelli provenivano da dismissioni di grossi impianti fotovoltaici presenti in diverse regioni italiane.

Il cittadino marocchino, titolare della società padovana che materialmente ha effettuato la spedizione, ha inoltre indicato nei documenti di trasporto un numero inferiore di pannelli ed ha attestato falsamente che il materiale trasportato era costituito da apparecchiature elettriche ed elettroniche usate e non rifiuti. Tale comportamento ha indotto in errore il personale dell'Agenzia delle Dogane, che ha validato bollette doganali basate su presupposti errati.

È stato accertato, inoltre, che presso il capannone della società vi era, oltre la presenza di molti altri pannelli fotovoltaici, alcuni dei quali danneggiati, una molteplicità di apparecchiature elettriche ed elettroniche danneggiate/smontate. L'attività svolta nel capannone è stata, dunque, considerata come un'illecita gestione di rifiuti derivante da apparecchiature elettriche ed elettroniche poiché effettuata senza autorizzazione. Specifiche verifiche ed approfondimenti continueranno nel corso dell'anno.

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