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Cronaca

Bufera su Oliviero Toscani: «Ma a chi interessa che caschi un ponte?»

Il fotografo dei Benetton, non nuovo a frasi choc in radio, è intervenuto in diretta su Radio 1. Il Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi: «Ogni tanto qualcuno usa i nostri morti per mettersi in mostra o per comunicare idiozie»

«Ma a chi interessa che caschi un ponte?». È bufera su Oliviero Toscani, fotografo noto per le sue campagne pubblicitarie con la famiglia Benetton, dopo la frase pronunciata in diretta su Radio 1, all'interno della trasmissione di Geppi Cucciari e Giorgio Lauro "Un giorno da pecora". Toscani, non nuovo a dichiarazioni choc via radio e già in passato al centro di vicende giudiziarie per alcune sue esternazioni provocatorie, era intervenuto per parlare del recente incontro con i fondatori delle Sardine nel centro culturale Fabrica diretto da Luciano Benetton (proprietario del gruppo Atlantia, che controlla Autostrade) a Treviso.

Frase choc di Toscani sul Morandi, Egle Possetti: «43 morti per lui contano poco, per noi erano tutto»

Le sue parole hanno scatenato l'indignazione di diversi esponenti politici dei vari schieramenti, ma anche del Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi che, attraverso la presidente Egle Possetti, ha commentato con grande amarezza: «Ogni giorno ci aspettiamo, ormai da quasi 18 mesi, qualche nuova pensata, ogni tanto qualcuno usa i nostri morti per mettersi in mostra o per comunicare idiozie. Ho sentito le esternazioni, inopportune e confuse, di Toscani. Ovviamente a lui potrà non interessare che sia caduto un ponte in Italia nel 2018, perché forse viaggia spesso in elicottero. Passare su un ponte francamente è un po’ da “plebei”, purtroppo tanti italiani ci viaggiano ogni giorno e qualche persona sotto a “quel ponte” c'e’ rimasta per sempre e non per qualche strano fulmine vagante: 43 morti innocenti per lui conteranno poco, ma per noi erano tutto».

«Toscani - ha poi aggiunto Egle Possetti - Si è irritato per il rilievo mediatico della fotografia con alcuni leader delle Sardine e con Benetton. Noi non possiamo giudicare la volontà di partecipare a una “fucina creativa” dai Benetton da parte delle Sardine, siamo in un paese libero. Certamente il momento storico e l’evidente faro mediatico sugli imprenditori che li hanno ospitati non danno la speranza di ricevere un premio Oscar per il tempismo. Spero solo che questi ragazzi abbiano sbagliato in buona fede, soprattutto per coloro che hanno speranza nelle loro lotte, ma penso anche che ci siano molte eccellenze in Italia con cui fare studi e ragionamenti sul futuro, li cercherei altrove».

«Peccato che in questo momento sul piatto ci siano due tematiche a noi molto care: decisione sulla revoca delle concessioni e dibattito inquietante sulla prescrizione - conclude Possetti, che nel crollo ha perso la sorella Claudia con il marito e due figli - Non sarà che queste baruffe e le polemiche varie su show canori vogliano distogliere l’attenzione da qualcosa di molto, molto piu’ importante? Noi vogliamo vedere i colpevoli privati della loro libertà, umiliati pubblicamente ed in galera.... Senza strane tempistiche che annullino il risultato processuale, siamo francamente stufi di idiozia. Sulla situazione delle nostre infrastrutture francamente abbiamo putroppo titolo ad esprimerci per contribuire nel nostro piccolo a tutelare la vita di tutti coloro che rimangono».​

Toti e Bucci lanciano la campagna #anointeressa  

Anche il presidente della Regione Giovanni Toti ha replicato a Toscani, intimando di «chiedere scusa alle 43 famiglie delle vittime del Morandi, ai genovesi, ai liguri e a tutti gli italiani. Vogliamo giustizia e stiamo costruendo un ponte nuovo per la nostra città». Gli ha fatto eco il sindaco di Genova Marco Bucci, che come lui ha rilanciato l'hashtag diventato virale #anointeressa.

 «Ma a chi interessa che caschi un ponte? A 43 persone che hanno perso la vita, ai loro figli, genitori, mogli, mariti e amici - ha detto Bucci - Alle famiglie che hanno dovuto cambiare casa e vita in pochi minuti. A una città che ha dovuto lavorare e sta lavorando sodo per arginare i mille problemi che quel crollo ha causato. Ai cittadini genovesi che ogni giorno vivono disagi. Alle attività industriali, al porto di Genova, alle aziende che lavorano in città. Un crollo come quello di ponte Morandi e la sua ricostruzione dovrebbe interessare ogni persona dotata di coscienza civile e umana solidarietà».

Pd: «Affermazioni di Toscani violente, disumane e ignoranti»

Anche il Pd, dopo una stoccata in cui Giovanni Toti chiedeva di prendere posizione, ha espresso la sua indignazione per la frase di Toscani, con una nota in cui ha ricordato che `«le affermazioni di Oliviero Toscani sono violente, indegne, disumane e ignoranti. Questo signore dovrebbe scusarsi e comunque ci auguriamo che i media non diano più spazio a chi per un briciolo di visibilità è disposto all'orrore. Anche questo episodio conferma, infine, la necessità che lo Stato non conceda più di gestire il bene pubblico a gruppi industriali e finanziari che stanno dimostrando di aver anteposto il profitto all'interesse pubblico e alla dignità umana».

Frase choc di Oliviero Toscani, anche Autostrade dice la sua

Sull’infelice frase di Toscani è intervenuto, nel primo pomeriggio interviene, persino l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi: «Non comprendiamo assolutamente le affermazioni di Oliviero Toscani. In ogni caso, credo sia giusto ribadire che la tragedia del Morandi è stata e sarà sempre una tragedia gravissima e ingiustificabile, e che porteremo il dolore che ha causato dentro di noi per tutta la vita. È un sentimento che unisce tutti gli uomini e le donne che operano ogni giorno nella nostra azienda - ha proseguito Tomasi - Proprio per questo abbiamo cercato, con umiltà e per quanto possibile, di lenire le ferite della tragedia dimostrando la nostra vicinanza ai familiari delle vittime, a tutte le persone coinvolte e alla comunità genovese».

Oliviero Toscani: «Mie parole estrapolate e confuse»

Con il montare della polemica, Toscani ha deciso di dire la sua affidando una giustificazione a Twitter: «Mi dispiace che parole estrapolate e confuse possano far pensare una follia come quella che a me non interessi nulla del Ponte - ha scritto il fotografo - Solamente la cattiveria può strumentalizzare una cosa simile. A me come a tutti, quella tragedia interessa e indigna, ma è assurdo che certi giornalisti ne chiedano conto a me». 

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