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Cronaca

A un mese dall'affidamento in comunità lo "Squalo" torna in carcere

Pietro Bottino, l'ultras del Genoa che nel 2006 gambizzò altri due tifosi rossoblu, ha violato i termini dell'affidamento in prova ai servizi sociali ed è tornato a Marassi a poche settimane dal provvedimento

A un mese dalla concessione della libertà vigilata “lo Squalo” torna in carcere: Pietro Bottino, 45 anni, volto storico degli ultras del Genoa, è stato riportato nel carcere di Marassi per avere violato le regole  dell’affidamento in prova ai servizi sociali.

Condannato nel 2006 per avere sparato alle gambe ad altri due ultras della tifoseria rossoblu, a Bottino era stato accordato il permesso di lasciare il carcere lo scorso 2 luglio su provvedimento del tribunale di sorveglianza. Lo Squalo era quindi stato affidato a una comunità di Trasta, in Valpolcevera, dove avrebbe dovuto scontare l’ultimo mese e mezzo di condanna.

Da metà agosto sarebbe dovuto quindi essere in libertà vigilata sino a metà 2016, quando era stata fissato il termine della misura di sicurezza. Ad arrestarlo per avere violato il regolamento sono stati i carabinieri di Rivarolo, che lo hanno ricondotto a Marassi.

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