Peste suina, un test rapido per ovviare alle lacune dei cacciatori
Approvato in consiglio regionale un ordine del giorno in tal senso. Nel documento si rileva che l'esercizio dell'attività venatoria impone che, successivamente all'abbattimento, il capo venga avvolto in specifici teli e quindi, attraverso il trasporto qualificato, avviato allo smaltimento ma che questa pratica è contraria alla cultura venatoria e, dunque, molte squadre di caccia al cinghiale, per questo, si astengono dall'esercizio di questa attività
Nella seduta pomeridiana del consiglio regionale di martedì 21 febbraio 2023 si è votato un documento relativo al test rapido per la rilevazione della peste suina africana.
Il consiglio regionale ha approvato all'unanimità l'ordine del giorno 714, presentato da Alessandro Bozzano (Lista Giovanni Toti presidente) in cui si impegna la giunta a farsi parte attiva nei confronti degli enti competenti per il riconoscimento dei test antigenici rapidi per l'evidenziazione della Psa e per il loro utilizzo.
Nel documento si rileva che l'esercizio dell'attività venatoria impone che, successivamente all'abbattimento, il capo venga avvolto in specifici teli e quindi, attraverso il trasporto qualificato, avviato allo smaltimento ma che questa pratica è contraria alla cultura venatoria e, dunque, molte squadre di caccia al cinghiale, per questo, si astengono dall'esercizio di questa attività.
Nel dibattito sono intervenuti l'assessore alla sanità Angelo Gratarola, il consigliere Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno), Angelo Vaccarezza (Cambiamo con Toti presidente).