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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Centro / Piazza Raffaele de Ferrari

Pescatori sul piede di guerra, presidio sotto la Regione

Sciopero nazionale della filiera ittica per l'inasprimento delle sanzioni stabilite a livello europeo: alle 11 incontro con l'assessore alla Pesca, Stefano Mai

Niente pesce fresco sui banchi delle pescherie oggi per uno sciopero che coinvolge l’intera filiera ittica a livello nazionale: i pescatori incrociano le braccia per tutta la giornata per protestare contro l’inasprimento delle sanzioni stabilito dalle modifiche alle leggi comunitarie, che riguardano sia le catture accidentali sia le reti da pesca, sia l’obbligo di tenere un registro di cattura costantemente aggiornato pena la revoca del permesso.

Lo sciopero è stato proclamato dall’Associazione Marinerie d’Italia e d’Europa, e anche in Liguria ha riscosso numerose adesioni: i pescatori si sono dati appuntamento alle 11 in piazza De Ferrari, davanti alla sede della Regione, per un presidio di protesta che precede un incontro con l’assessore regionale alla Pesca, Stefano Mai, cui prendono parte armatori e comandanti di pescherecci.

«La Regione Liguria è a fianco dei pescatori nella battaglia contro le sanzioni previste dall’applicazione di alcuni regolamenti comunitari - ha fatto sapere Mai in una nota - Riteniamo che le sanzioni imposte dall’Unione Europa, e che il governo vorrebbe recepire, siano assolutamente sproporzionate rispetto alla presunta gravità delle violazioni eventualmente commesse dai pescatori professionali sulla detenzione a bordo di pescato sotto taglia: multe che possono arrivare a 15mila euro per qualche chilo di pescato ‘fuori norma’ e che potrebbero significare la fine dell’attività di decine di imprese del nostro territorio e lo smantellamento di una flotta che rappresenta un settore importante della nostra economia e dell’indotto collegato, quindi commercio all’ingrosso, al dettaglio e ristorazione oltre che un patrimonio strategico delle nostre tradizioni locali».

Il prossimo incontro è convocato il 28 marzo a Roma.

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