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Cronaca

Biglietto integrato Amt-Trenitalia: Legambiente passa al contrattacco

Con un blitz alla stazione Brignole i volontari di Legambiente hanno voluto richiamare l'attenzione dei pendolari sui prossimi aumenti del biglietto integrato treno-bus. Chi avesse subito disagi per la neve può chiedere il rimborso a Trenitalia

Genova - Hanno scelto i Flinstones per chiedere agli enti locali, a Trenitalia e Amt  di far uscire il sistema del trasporto pubblico locale dalla preistoria in cui ormai sta precipitando. Con uno striscione davanti alla stazione di Genova Brignole, Legambiente Liguria ha effettuato un blitz con volantinaggio e chiesto ai molti pendolari arrivati in treno (di cui molti interscambiano con il bus) e che subiscono quotidiani disservizi, di fermarsi per scattare una foto.

Molta ironia nell’iniziativa di questa mattina, lunedì 17 dicembre 2012, ma anche rabbia e consapevolezza. Chi ha subito nei giorni scorsi disagi a causa della caduta della neve su binari non attrezzati per l’evenienza potrà chiedere un rimborso a Trenitalia, per il danno ricevuto.

Ma la consapevolezza che l’azienda di trasporto su ferro appaia sempre più distante dagli interessi dei cittadini e metta a rischio il diritto alla mobilità è grande. E adesso, per chi scende dal treno e utilizza l’autobus anche la prospettiva di dover sopportare l’aumento dei costi della tariffa integrata per il biglietto.

«Ciò che è accaduto a causa della caduta della neve – commenta Santo Grammatico, presidente di Legambiente Liguria – è inammissibile e bene faranno tutti coloro che hanno subito disagi a rivendicare i propri diritti nei confronti di chi sta portando il servizio ad un livello decisamente scadente. Ma oggi la nostra preoccupazione interessa anche la tariffazione integrata treno+bus, che se dovesse saltare o comunque subire degli aumenti, rappresenterebbe un ulteriore disincentivo per gli utenti».

Gli enti locali, Amt e Trenitalia non possono, secondo l’associazione ambientalista, considerare il biglietto integrato come un costo ma dovrebbero considerarlo una opportunità. Nei paesi dove questa modalità di tariffazione è stata valorizzata e pubblicizzata e si è avuto un aumento degli utenti che hanno utilizzato il trasporto pubblico locale, con un maggiore introito per le casse delle aziende.

«La scomparsa o l’aumento del biglietto integrato – commenta Santo Grammatico – rappresenta l’ultima fermata prima del capolinea del trasporto pubblico locale. I costi non possono ricadere ancora una volta sui cittadini e il biglietto integrato dovrebbe essere inquadrato in una strategia che lo consideri uno strumento per ottenere risorse a favore del trasporto pubblico locale. Andrebbe valorizzato  maggiormente ma siamo purtroppo distanti dal vedere serie politiche di marketing, che riportino i passeggeri su bus e treni».

E in effetti – conclude la nota dell’associazione ambientalista - i dati sul numero di passeggeri trasportati ogni anno che viaggiano sul trasporto pubblico locale a Genova su gomma sono sconfortanti e in controtendenza rispetto ad altre grandi città italiane, come Milano o Torino. Se nel 2009 si registravano 154 milioni e 592 mila passeggeri in soli due anni si è passati a 154 milioni e 408 mila, con una perdita netta in termini di viaggi pari a 184 mila passeggeri all’anno.

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