Pendolari in rivolta per i viaggi infernali: «Oltre 40 gradi sulle carrozze»
I comitati federati e Assoutenti scendono in campo per protestare contro le condizioni in cui ogni giorno sono costretti a viaggiare per andare e tornare dal lavoro, chiedendo a Trenitalia il rimborso degli abbonamenti
“Caldicidio”: questo il termine coniato dai pendolari liguri che ogni giorno sono costretti a viaggiare su treni con finestrini bloccati, impianto di condizionamento che, quando funziona, lo fa a intermittenza, tendine rotte e temperature che superano i 40 gradi, complice anche il sovraffollamento. E’ la denuncia dei Comitati Pendolari federati, che insieme con Assoutenti hanno deciso di scendere in campo per chiedere provvedimenti a Trenitalia e al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Roberto Del Rio, in primis il rimborso di biglietti e abbonamenti per tutti i viaggiatori che negli ultimi giorni hanno affrontato «la gravissima emergenza sanitaria in atto da lunedì 6 luglio sui treni Intercity e su numerosi treni regionali».
«Trenitalia non ha approntato alcun piano di emergenza per i treni Intercity, svolti con materiale vecchio anche di oltre 40 anni e dotati di impianti di condizionamento inefficienti o addirittura guasti», si legge in una nota diffusa dalle associazioni, che denunciano «il gravissimo disagio provocato a migliaia di pendolari che ogni giorno utilizzano treni con temperatura in carrozza anche superiore ai 45 gradi». Un preambolo a una serie di richieste che vanno dal rimborso all’istituzione di presidi “emergency” gestiti da Trenitalia in tutte le stazioni, dove i viaggiatori potranno trovare assistenza e ristoro, all’applicazione di speciali pellicole ai vetri e di tendine parasole dove assenti, sino al ritiro di tutte le carrozze Intercity non idonee e la loro sostituzione.
«Nei volti di tutti i pendolari, sulle banchine, in attesa di prendere il treno per andare a lavorare o per tornare a casa, leggiamo il terrore di affrontare viaggi drammatici che tolgono il fiato e mettono a repentaglio la salute - concludono le associazioni - Così non è possibile andare avanti e augurarci che la morsa del caldo si allenti non è certo sufficiente». Da Trenitalia al momento non arrivano risposte ufficiali, mentre Assoutenti si sta già muovendo per portare la questione all’attenzione dell’azienda e del ministero dei Trasporti avvisando che la raccolta di domande per il bonus da parte degli abbonati inizierà lunedì 13 luglio, attraverso un form che sarà disponibile sui loro siti.