Ossa umane in giardino, si continua a scavare: trovato bimbo abbracciato a un adulto
Il mistero in via Pino Sottano si infittisce. Le ossa umane potrebbero risalire alla Seconda Guerra Mondiale, e nel giardino di Molassana ci potrebbero essere i resti di una esecuzione nazista
Più si scava, più emergono particolari raccapriccianti. Continuano le indagini nel giardino della villetta di via Pino Sottano, a Molassana, dove, nel weekend, sono state trovate ossa umane nel giardino.
In un primo momento sembravano appartenere a un solo corpo, con tutta probabilità risalente alla Seconda Guerra Mondiale, e invece è notizia recente la presenza di almeno due corpi e di un cavallo. Le ossa umane sarebbero quelle di un bambino, abbracciato ad un adulto. Il tutto fa pensare ad una esecuzione, ma solo la prova del carbonio 14 (utilizzata in archeologia) combinata con il test del Dna potrebbe datare la morte e risalire all'identità delle due vittime.
Tutti gli indizi portano però alla guerra. Il vecchio proprietario, Paolo Ravezzana, edile, il 6 novembre del 1945 fu condannato a tre anni dopo essersi notevolmente arricchito durante il periodo bellico. L'accusa era quella di aver ricostruito la strada verso Aggio per i nazisti, visto che in precedenza i partigiani l'avevano danneggiata. La villetta sorgeva quindi su una sorta di linea di confine, sito idoneo per i costumi bellici a una esecuzione.
Dalle 15 di mercoledì fervono i lavori di riesumazione, un'opera meticolosa degli uomini del commissariato San Fruttuoso e dei colleghi della Scientifica. Quella villa nasconde un pezzo di storia, un mistero macabro. Tutte cose che il neo proprietario di casa avrebbe evitato volentieri di avere nel giardino.
