Delitto di Chiavari, Pino ucciso da un colpo d'arma da fuoco
È questo il primo elemento che emerge dall'autopsia sul corpo dell'uomo, trovato morto al quinto piano del silos di corso Dante a Chiavari
Oggi i medici legali incaricati dal tribunale hanno svolto l'autopsia sul corpo di Orazio Pino, ex collaboratore di giustizia, da anni orefice, trovato morto al quinto piano del silos di corso Dante a Chiavari. Secondo quanto trapelato, Pino sarebbe stato ucciso con un colpo d'arma da fuoco alla nuca, è stato ritrovato il proiettile. Non si tratta di un calibro 22 come si era ipotizzato, ma di dimensioni superiori. A dirlo con certezza sarà la perizia balistica.
Le indagini proseguono a 360 gradi, scavando nel passato di Pino, originario di Misterbianco in Sicilia, uno degli uomini chiave della famiglia mafiosa di Giuseppe Pulvirenti detto “u Malpassotu”, a sua volta vicino al clan di Benedetto “Nitto” Santapaola, uno dei boss più potenti e sanguinari di Cosa Nostra.
Sette anni fa Pino aveva deciso di uscire dal programma di protezione rivolto ai collaboratori di giustizia e aveva investito la somma ottenuta nell'acquisto della gioielleria 'Isola Preziosa', aperta prima nel carruggio di Chiavari e poi anche a Rapallo e Sestri Levante, punti di compro oro gestiti dalle figlie.
Nelle ultime ore gli inquirenti hanno perquisito la gioielleria dell'ex compagna ed ex socia di Pino.
La donna è stata interrogata, così come il fratello e tutte le altre persone che gravitavano intorno all'ex sicario di mafia, nel tentativo di dare un nome al killer di quella che sembra a tutti gli effetti un'esecuzione a sangue freddo.
Sono inoltre già stati requisiti i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona, dalla cui analisi si spera di ricavare elementi utili alle indagini.