rotate-mobile
Cronaca Sampierdarena / Via Antonio Pellegrini

Uccise il compagno a coltellate, assolta per legittima difesa

I fatti risalgono al 23 giugno del 2017. La donna, Alessia Mendes, aveva colpito il 35enne Alessio Rossi con un coltello durante la lite: per il giudice ha reagito per difendere la propria vita

Si è chiuso con una sentenza di assoluzione il processo di primo grado ad Alessia Mendes, la ballerina 40enne di origini brasiliane che nel giugno del 2017 uccise il compagno, Alessio Rossi, al culmine di una lite.

Proprio la frequenza e la violenza dei litigi, e i maltrattamenti che la Mendes ha più volte denunciato, hanno spinto i giudici a considerare le coltellate inferte a Rossi come legittima difesa, e dunque a optare per l’assoluzione con formula piena. La donna, detenuta in carcere, verrà rimessa in libertà nelle prossime ore: alla lettura della sentenza è scoppiata in lacrime, e con lei anche la madre e l’avvocato Rachele De Stefanis che l’ha assistita sin dal primo giorno.

«Ci speravamo, ma sino all’ultimo non sapevamo cosa aspettarci - ha detto De Stefanis a Genova Today - Ci siamo commosse entrambe, è un verdetto che mette la parola fina a una vicenda molto dolorosa e che fa giustizia. La priorità per Alessia, adesso, è trascorrere del tempo con sua madre e lasciarsi tutto alle spalle».

La vicenda

I fatti risalgono al 23 giugno del 2017, quando in un appartamento di via Pellegrini, al Campasso, viene chiamata la polizia per una lite domestica, l’ennesima. All’arrivo sul posto, le volanti della questura avevano trovato una donna evidentemente in stato di choc affacciata alla finestra, apparentemente decisa a gettarsi nel vuoto. 

Nell’appartamento il corpo del compagno, il 35enne meccanico Alessio Rossi, ucciso da una coltellata. Ai poliziotti, che alla fine erano riusciti a convincerla a rientrare in casa, Mendes aveva spiegato di avere reagito per difesa: al culmine della lite Rossi aveva afferrato un coltello minacciandola e avvicinandosi pericolosamente, e nella lotta la lama era finita nelle mani della donna, che aveva sferrato diversi fendenti rivelatisi poi fatali.

Una ricostruzione che, insieme con le denunce da lei sporte in passato contro il compagno, hanno spinto i giudici a emettere un verdetto di non colpevolezza contro cui il procuratore capo, Francesco Cozzi, ha già annunciato di voler ricorrere.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Uccise il compagno a coltellate, assolta per legittima difesa

GenovaToday è in caricamento