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Cronaca

Gabriele Filippi resta in carcere, negati i domiciliari

Il tribunale del Riesame di Torino non concede la scarcerazione del giovane no Tav di Santa Margherita, in carcere dallo scorso luglio

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di GenovaToday

Dopo 20 giorni di detenzione, il tribunale del Riesame di Torino decide arresti domiciliari per 19 militanti No-Tav, mentre continua la detenzione in carcere per altri sette. Tra di loro Gabriele Filippi.

Stupore da parte di Sel Liguria. Apprendiamo con stupore la notizia che a Torino il Tribunale del Riesame ha negato la scarcerazione a Gabriele Filippi, un giovane genovese rimasto coinvolto nell’inchiesta cosiddetta ‘NOTAV’ - spiega infatti in una nota Coordinatore esecutivo regionale Sel Liguria Simone Leoncini - Il caso di Gabriele non presenta infatti caratteristiche tali da imporre il prosieguo della carcerazione preventiva anzi vi sono elementi molto importanti che depongono verso la sua estraneità ai fatti ascrittigli. Giovedì scorso ci siamo recati in delegazione (SEL, FDS, IDV) al carcere di Marassi per una visita di accertamento sulla situazione all’interno dell’istituto di pena, tra i più sovraffollati in Italia, incontrando nel corso di tale iniziativa il giovane Gabriele Filippi. Esprimiamo il timore che logiche mediatiche e azione repressiva indiscriminata condannino anzitempo il giovane Filippi (neolaureato, incensurato e “Angelo del fango” nei giorni dell’alluvione) ad una detenzione assolutamente sproporzionata sia all’entità delle accusa che gli vengono rivolte, sia rispetto alla sua dichiarata estraneità agli eventi di cui lo si è accusato.

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