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Cronaca Sampierdarena / Via Giacomo Buranello

«Un night come tanti, fabbrica per lo sfruttamento del sesso»

È giunta in redazione una lettera che ci ha molto toccato, ma di difficile argomento. In base a quanto riportato, una ragazza straniera di 22 anni è costretta a prostituirsi in un night di Sampierdarena. Ecco la sua storia

Genova - È giunta in redazione una lettera che ci ha molto toccato, ma difficile da gestire. La storia, a nostro modo di vedere, andava raccontata, ma tenendo presente tutte le cautele del caso. Così, correndo il rischio di dare una notizia a metà, visto che non saranno citati nomi, abbiamo deciso di pubblicare lo stesso questo racconto. Eventuali indagini più approfondite le lasciamo agli organi competenti.

Un mese fa con amici siamo entrati in un night nella zona di Sampierdarena e lì ho conosciuto una ragazza con cui ho bevuto e parlato un po'. All'inizio mi ha trattato come un cliente per il solo gusto di farmi bere e guadagnare soldi sulle consumazioni ma poi mi ha offerto di fare sesso.

Non ne avevo voglia, ma lei mi piaceva, così ho approfondito la cosa. Mi ha parlato di circa 100/150 euro (120 se non ricordo male) e mi ha fatto vedere dove avremmo consumato. A quel punto sono proprio rimasto male: due divanetti sporchi e puzzolenti chiusi da una tenda da dove si vedeva e sentiva tutto quello che facevano gli altri clienti, un brutto ceffo che stava appena fuori a controllare e venti minuti di tempo.

Al mio rifiuto lei ha notato l'espressione inorridita della mia faccia e si è rabbuiata. Lo squallore di quell'angolo di locale mi ha colpito molto. La ragazza a sua volta sembrava imbarazzata per quello che mi aveva offerto. Siamo andati a bere un'altra consumazione per parlare e ci siamo scambiati i numeri di nascosto.

Ci siamo sentiti qualche volta e le ho chiesto di uscire ma lei ha rifiutato perché i titolari non approvavano. Dopo un po' di tempo però siamo riusciti a vederci e lì mi ha raccontato la sua storia.

Ha 22 anni e si trova in Italia da poco. Attratta da un lavoro in discoteca si è trovata a fare questo. Ha gli occhi molto tristi e piange nel raccontare quello che fa ogni sera per vivere, ma allo stesso tempo non riesce a uscire da questa vita.

Vive in un appartamento fornito dai gestori e spesso viene portata anche in hotel della zona da uno del locale. Questa stessa persona (non molto raccomandabile) la passa a prendere e riporta a casa ogni sera sempre che non debba andare in un hotel dove viene aspettata anche all'uscita del 'servizio'.

Ho avuto modo di seguirla per vedere se tutto fosse vero ed effettivamente sembra proprio così. La ragazza vive nel ponente genovese con un'altra giovane e ogni sera si ripete la stessa routine.

Lo sfruttamento di questa ragazza come di tutte le altre mi ha fatto molto pensare. Condurre questa vita è diventato normale dice, anzi, chi delle ragazze fa pochi privè viene vista male come se fosse una gara a chi produce di più, il tutto a rendere la cosa come la più naturale possibile.

Lei ha 22 anni, è distante da casa e dalla famiglia e non ha nemmeno gli strumenti per capire i rischi di quello che fa mentre i gestori incassano soldi. Questa é la storia che é comune a molti night e a molte città, ma qui ho visto una fabbrica per lo sfruttamento del sesso in un ambiente squallido e anti igienico al massimo. Una puzza incredibile e preservativi ovunque.

Non sono un bigotto e credo che la prostituzione vada gestita anche con delle leggi, ma non sfruttata in questo modo. Saluti e grazie ancora per l'attenzione.

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