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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Quinto / Via Angelo Gianelli

Nervi, torna l'incubo punteruolo rosso

Dal 13 al 20 luglio verifiche di Aster sulle palme di via Gianelli, via Murcarolo e piazza De Simone: l'insetto è un vero e proprio killer per le alberature

Torna a salire l’allarme nel levante genovese per il punteruolo rosso (Rhynchophorus ferrugineus), l’insetto “killer” delle palme: dopo numerose segnalazioni, Aster ha deciso di avviare una serie di verifiche sulle alberature presenti in via Gianelli, via Murcarolo e piazza De Simone, a Nervi, per accertare l’eventuale presenza di quello che nel corso degli anni si è rivelato un vero e proprio flagello.

Per consentire l’ispezione, nelle vie sarà vietato il transito alle auto dalle 8 alle 14, in modo da consentire agli uomini di Aster di controllare in maniera capillare le palme. “Piatto” preferito dal punteruolo rosso, infatti, sono le “Phoenix canariensis”, le palme delle Canarie, che questo coleottero asiatico divora dall’esterno verso l’interno finendo per ucciderle e che spesso “colonizza” con le sue larve allargando la piaga: «Una volta che è arrivato al cuore della palma si può fare ben poco - conferma Federico Bogliolo, assessore del Municipio Levante - Lo scorso anno abbiamo avviato un particolare trattamento sulle palme dei Parchi di Nervi e siamo riusciti a salvarne la maggior parte, in altri casi non è andato a buon fine. Come Municipio avevamo già destinato circa 50mila euro per la sostituzione di quelle morte, optando per la verità da datteri, meno colpita dal punteruolo».

Il problema principale nella lotta all’insetto killer, a oggi, sono le modalità di trattamento. Per ucciderlo viene solitamente impiegato un particolare tipo di batterio che nel 2017 è stato vietato su suolo pubblico dall’Unione Europea, divieto che lascia le amministrazioni a corto di soluzioni: quella impiegata a Nervi consiste nell’utilizzare insetticidi naturali o di sintesi (autorizzati) irrorati dalla chioma, sulla cima della palma o in endoterapia (con tubicini posizionati intorno alle palme), e in casi estremi di eliminare la parte superiore della palma e poi somministrarle l’insetticida per tentare di risanarla: «In questo modo siamo riusciti a salvare alcune alberature, ma sono interventi che riescono soltanto nel 20-30% dei casi - sottolinea Bogliolo - Ovviamente, per impedire che il punteruolo si diffonda teniamo sotto costante monitoraggio le piante in modo da intervenire nel più breve tempo possibile, chiedendo anche la massima collaborazione da parte di privati che tengono esemplari nei giardini».

La misura estrema per impedire la proliferazione del punteruolo rosso è l’abbattimento. Anche in questo caso, però, è necessario seguire una procedura rigida e precisa: una volta tagliata la palma, tronco e foglie vanno triturate e poi smaltite per evitare che eventuali insetti superstiti o larve possano continuare il loro lavoro di distruzione.

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