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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Natale con Sant'Egidio, attese novemila persone ai pranzi solidali

A servire i pasti, un esercito di volontari: i membri genovesi di Sant’Egidio e, accanto a loro, oltre mille persone, tra cui molti giovani e famiglie. Non solo all’Annunziata, ma in cinquantotto location: dal centro al Ponente e alla Valpolcevera

Il giorno di Natale, a partire dalle ore 12, nella basilica dell’Annunziata, il cardinale Angelo Bagnasco e il sindaco di Genova Marco Bucci porteranno il loro saluto agli ospiti dei pranzi della Comunità di Sant’Egidio. Sono circa novemila gli ospiti attesi: perone senza dimora, anziani in difficoltà, immigrati, famiglie delle periferie, disabili, in questo pranzo di Natale che giunge quasi al termine delle celebrazioni per il cinquantesimo anniversario della Comunità.

A servire i pasti, un esercito di volontari: i membri genovesi di Sant’Egidio e, accanto a loro, oltre mille persone, tra cui molti giovani e famiglie. Non solo all’Annunziata, ma in cinquantotto location: dal centro (Palazzo Ducale, Magazzini del Cotone del Porto Antico, Commenda di Prè, parrocchia di San Nicola, istituto Marcelline, parrocchia San Pietro) al Ponente (don Bosco e Villa Ronco a Sampierdarena, istituto Calasanzio di Cornigliano, Campus di Coronata, parrocchia di San Rocco di Prà, il plesso del Cep dell’istituto comprensivo Voltri 2), alla parrocchia di San Francesco a Bolzaneto, al Paladiamante di Begato alla parrocchia di San Gottardo. Per ogni ospite una tavola imbandita a festa, con i cibi della tradizione e un regalo personalizzato.

«Chi si unisce a noi - ha spiegato Andrea Chiappori, il responsabile della Comunità di Sant’Egidio a Genova - ci parla con sempre maggior frequenza di un’insofferenza diffusa verso l’uso strumentale della paura e del rancore: sentiamo molta voglia di andare oltre la ricerca di un nemico, e vediamo al contrario il desiderio da parte di tanti di costruire ponti, per superare le difficoltà non contro gli altri, ma assieme. E poi sentiamo la necessità di affermare che non si può sempre cercare un colpevole fuori da noi: la crisi, la finanza, le istituzioni, la politica. Per noi il Natale è una proposta semplice che vogliamo testimoniare con il nostro impegno di ogni giorno: di fronte a questi tempi difficili c’è bisogno di persone che si rimbocchino le maniche e vivano la responsabilità di cambiare le cose».

Oltre a quelli di Genova, Sant’Egidio organizzerà pranzi per circa 60 mila in un centinaio di città italiane e oltre 240 mila in 77 paesi di tutti i continenti. All’Annunziata sarà possibile visitare anche il presepe artistico realizzato dai maestri artigiani del laboratorio Sciuscià di via San Gregorio Armeno a Napoli che colloca la natività all’interno delle mura di Genova, circondandola delle opere di carità svolte da Sant’Egidio nel capoluogo ligure.

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