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Cronaca Multedo / Via delle Ripe

Migranti a Multedo, residenti ancora in presidio davanti all'ex asilo

Contestazioni in mattinata in via delle Ripe e in via dei Reggio, con una catena stesa simbolicamente davanti ai cancelli della struttura

Continuano le proteste dei residenti di Multedo per l’arrivo dei migranti nell’ex asilo Contessa Govone, in via delle Ripe: dopo la manifestazione di giovedì sera, organizzata in concomitanza con l’ingresso dei 12 richiedenti asilo nella struttura, in mattinata alcuni residenti hanno ripreso un presidio in via dei Reggio e hanno poi simbolicamente steso una catena davanti ai cancelli dell’edificio, prontamente fatta rimuovere dalla Municipale.

Sul posto infatti restano in presidio fisso sia gli agenti della Municipale sia gli uomini della Digos, in un clima sempre più teso che attraversa ormai tutta la delegazione. A poco sono servite, pare, le rassicurazioni del sindaco Marco Bucci, che oltre ad assicurare che i migranti ospitati non saranno più di 12 ha promesso un investimento da 7 milioni di euro nel quartiere.

I residenti schierati nel comitato per il no all’accoglienza lo hanno più volte contestato, e giovedì sono rimasti in attesa fuori dall’ex asilo per assistere all’arrivo dei richiedenti asilo. In serata hanno quindi organizzato un “picchetto” all’ingresso dell’autostrada, annunciando che il presidio andrà avanti a oltranza e fissato per martedì prossimo un’altra fiaccolata di protesta. Intanto giovedì sera, all'assemblea pubblica convocata al Teatro Verdi di Sestri Ponente per la costituzione del comitato pro-accoglienza Genova Solidale, hanno partecipato centinaia di persone. Promosso da Camera del Lavoro Metropolitana, dal­l’Anpi e dal Centro di documentazione Logos, del nuovo comitato fa parte anche la Cgil, che in una nota ha fatto sapere di «guardare con estrema preo­ccupazione all’insor­gere in città di manifestazioni di intol­leranza nei confronti di profughi e migr­anti. I disagi socia­li, presenti da tempo nei quartieri, e acutizzati dalla crisi economica che ha investito il nostro paese, non devono ess­ere scaricati su chi non può difendersi. Non è accettabile che nella Genova oper­aia, storicamente ac­cogliente e solidale, avvengano episodi di questo tipo».

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