Morto il giornalista Andrea Purgatori, con "Atlantide" aveva raccontato anche il G8 di Genova
Negli ultimi anni Purgatori è stato un volto cardine di La7 per cui conduceva la trasmissione "Atlantide", mentre in passato è stato inviato in zone di guerra, nonché autore di alcune delle più importanti inchieste giudiziarie italiane
Mondo dell'informazione in lutto per la scomparsa di Andrea Purgatori, giornalista, sceneggiatore e autore televisivo. Classe 1953, Purgatori si è spento nella mattina di mercoledì 19 giugno a Roma in ospedale dopo una breve e fulminante malattia.
Negli ultimi anni è stato un volto cardine di La7 per cui conduceva la trasmissione "Atlantide", mentre in passato è stato inviato in zone di guerra, nonché autore di alcune delle più importanti inchieste giudiziarie italiane. E poi ancora è sato sceneggiatore di tanti film e fiction televisive tra cui Il Muro di Gomma, Fortapasc e Il Giudice Ragazzino. Per anni al Corriere della Sera si è occupato di terrorismo, intelligence, criminalità, dedicandosi tra l'altro alla strage di Ustica del 1980.
Ma tra le sue inchieste, portate avanti con "Atlantide", non si possono non ricordare i servizi realizzati per fare chiarezza dopo il G8 di Genova e la produzione del docufilm "La notte della democrazia", speciale di più di 50 minuti con voci e testimonianze del capoluogo ligure per la costante ricerca della verità. Tra le persone intervistate in quell'occasione Zerocalcare, Giuliano Giuliani, il giornalista Marcello Zinola e il portavoce di Amnesty International Italia Riccardo Noury.
Tra i suoi ultimi lavori la partecipazione al docufilm "Vatican Girl" distribuito da Netflix sul caso di Emanuela Orlandi. Tra i primi a dargli pubblicamente addio, Massimo Giannini, direttore de La Stampa: "Ciao Andrea, ci mancheranno il tuo rigore, la tua ironia, e quella tua voce che scuoteva l’anima". E ancora Enrico Mentana: "Ciao Andrea".