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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Sampierdarena / Via Enrico Porro

Morandi, giornata decisiva per la demolizione

Oggi si discute del piano di demolizione del ponte e, nel pomeriggio, di quali detriti devono essere conservati nello stato attuale

Poco dopo le 9.30 di lunedì 17 dicembre 2018 è iniziata l'udienza dell'incidente probatorio nell'ambito dell'inchiesta sul crollo di ponte Morandi. Da questa giornata si attendono risposte importanti per il prossimo futuro della città. L'area dove il viadotto è colassato lo scorso 14 agosto, provocando 43 vittime, così come le macerie del ponte restano sotto sequestro.

Sabato sono stati posizionati i mezzi in vista dell'apertura del cantiere, ma gli operai non possono iniziare a lavorare finché la procura non dissequestra l'area. Se da una parte la politica e i cittadini hanno le loro necessità, dall'altro i magistrati puntano a conservare intatti quei reperti, che potrebbero servire per chiarire le cause del crollo di ponte Morandi.

Gli indagati sono 21 e oggi ci saranno anche i loro consulenti insieme ai periti del giudice, a quelli della procura e delle parti civili. Non tutte le famiglie delle vittime hanno deciso di costituirsi parte civile dopo aver raggiunto accordi con società Autostrade. Oggi si discute del piano di demolizione del ponte e, nel pomeriggio, di quali detriti devono essere conservati nello stato attuale.

Già domani dal commissario Bucci potrebbero arrivare novità sul progetto del nuovo ponte, che costerà circa 430 milioni di euro, e sulle aziende che lo realizzeranno. La scadenza fissata per l'inaugurazione, ribadita ancora nei giorni scorsi, è il Natale del 2019. La città ci conta.

«Quelli di Autostrade sono dei terroristi, hanno giocato con le vite delle persone. Quello che è accaduto è stato un attentato contro la vita». A dirlo questa mattina è stato il fratello di una delle vittime del crollo di ponte Morandi, Manuel Diaz, all'entrata in Tribunale a Genova dov'è in corso l'incidente probatorio nell'ambito dell'inchiesta sulla tragedia dell'agosto scorso. Manuel è il fratello di Henry Diaz, 30enne che ha perso la vita nel disastro di Genova. «Quelli di Autostrade - ha aggiunto - davanti ai media e al popolo italiano cercano di mostrarsi come persone oneste che si assumono le loro responsabilità, ma non è così perché quelle responsabilità dovevano prendersele prima del 14 agosto».

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