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Cronaca

Morandi, decine di nuovi indagati. Bucci: «Non ho alternativa all'esplosivo per pile 10 e 11»

La procura va indietro nel tempo più possibile per capire sino a dove affonda le radici la mancata manutenzione del ponte. Stop all'esplosione sulla pila 8, il sindaco: «Per il troncone est serve un piano alternativo»

Tecnici, manager, funzionari: si allarga l’inchiesta della procura di Genova sul crollo del ponte Morandi, e si aggiungono decine di nuovi indagati alla lista di chi è già stato iscritto nel registro e deve a oggi rispondere di omicidio colposo stradale, disastro e attentato alla sicurezza dei trasporti.

Si tratta, stando a quanto appreso, ancora una volta di dirigenti e tecnici di Autostrade e Spea (la controllata di Autostrade che si occupa di manutenzione) e di funzionari del ministero del Trasporti: una ventina sarebbero già iscritti nel registro degli indagati, parecchi altri avrebbero ricevuto l’avviso di garanzia. Obiettivo del tema della procura costituito dal procuratore aggiunto Paolo D’Ovidio e dai sostituti procuratore Walter Cotugno e Massimo Terrile, andare quanto più possibile indietro nel tempo per capire quando il decadimento del Morandi, che il 14 agosto ha provocato la morte di 43 persone, ha iniziato a diventare evidente e quanta responsabilità abbia chi ha rimandato ristrutturazione e manutenzione.

Stop all'esplosione controllata della pila 8, Bucci cerca alternative per la 10 e la 11

L’inchiesta dunque procede, mentre i lavori per la demolizione del ponte subiscono una battuta d’arresto. È notizia di giovedì, infatti, che la commissione esplosivi (composta da membri di prefettura, forze dell’ordine, Arpal e Asl) ha deciso di mettere in stand-by l’esplosione controllata della pila 8 per la presenza di percentuali - pur molto basse - di amianto nel ponte, dove in linea teorica non avrebbe dovuto trovarsi. Il materiale - che come confermato da Bucci dovrebbe essere crisolito, pietra verde che contiene naturalmente amianto - sarebbe stato ritrovato in 6 campioni su 24, comunque una quantità sufficiente perché da parte della prefettura arrivasse lo stop per garantire la sicurezza dei cittadini (alcuni hanno già presentato un esposto in procura) e dei lavoratori.

«L’obiettivo è lavorare in totale sicurezza, che è la priorità numero uno, e qui sono sopratutto i lavoratori, a quanto mi hanno riferito, a rischiare - ha detto il sindaco-commissario Marco Bucci - Possiamo procedere soltanto con l’ok della commissione, e per ora è tutto sospeso. Lavoriamo con i tecnici Arpal e Asl per trovare la giusta progettazione, faremo piani precisi e torneremo in commissione: il ponte va abbattuto, ma dobbiamo trovare un modo giusto per rispettare tutto. Per la pila 8 c’è un’ipotesi di abbattimento senza esplosivo, pur molto difficile, ma il problema è che a oggi non ho piano senza esplosivo per le pile 10 e 11».

Conte e Bucci incontrano i residenti ai confini della zona rossa: «Sempre meglio il dialogo»

Nonostante gli ostacoli, Bucci ha confermato di avere già nuovamente compilato il “project planning” aggiornandolo con le nuove tempistiche: a oggi il 31 marzo resta il giorno in cui dovrebbero iniziare i lavori di ricostruzione.

Il sindaco sarà proprio stasera al centro di un incontro che vedrà la partecipazione del premier Giuseppe Conte, a Genova per il festival di Limes, e che coinvolgerà gli abitanti della zona rossa. Sindaco e premier saranno quindi a Certosa, in via Capello, per incontrare una delegazione del comitato Abitanti ai confini della zona rossa.

 «Ho già incontrato i cittadini che hanno presentato l’esposto - ha aggiunto il sindaco-commissario riferendosi a un altro comitato, quello dei Liberi Cittadini Certosa - è stato un incontro molto costruttivo, anche se basato su un qui pro quo, visto che da noi l’invito non era arrivato. Ma ci siamo incontrati, loro hanno le loro esigenze di salute e conoscenza che per noi sono valide, abbiamo fornito indicazioni su dove trovare i dati sulle analisi che abbiamo portato a termine e ci siamo ripromessi di aggiornarci. Il dialogo è sempre la strada migliore».

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