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Cronaca

Falsi report sul Morandi, indagati vertici Spea e Aspi

Si tratta di Michele Donferri Mitelli, responsabile nazionale delle manutenzioni di Autostrade, e di Antonino Galatà, amministratore delegato della sua controllata

Si allarga l’inchiesta sulla tragedia del crollo del ponte Morandi, dalla cui costola ne è nata una seconda legata strettamente a presunti falsi report sullo stato di alcuni viadotti autostradali italiani, compreso quello sul Polcevera.

Nell’ambito di quest’ultima inchiesta, infatti, sono spuntati anche nomi importanti di Autostrade per l’Italia e di Spea Engineering, la controllata di Aspi che si occupa di manutenzione: si tratta di Michele Donferri Mitelli, responsabile nazionale delle manutenzioni, e di Antonino Galatà, amministratore delegato di Spea, entrambi iscritti nel registro degli indagati.

Per il pool di magistrati coordinati dal procuratore capo Francesco Cozzi, tecnici e funzionari si Spea e Aspi (a questo punto anche ai vertici) avrebbero prodotto report che non corrispondevano al vero stato dei viadotti analizzati, falsando i risultati e impedendo di conseguenza eventuali interventi per la messa in sicurezza. Sospetti nati durante gli interrogatori relativi all’inchiesta sul crollo, che hanno spinto la procura ad aprire una nuova inchiesta in cui oltre al Morandi sono inseriti anche il “Paolillo” in Puglia, il “Pecetti” e il “Sei Luci” a Genova, il Moro in A14 e il Gargassa in A26.

L’inchiesta era stata formalizzata a fine gennaio, quando 12 persone tra tecnici e funzionari erano state iscritte nel registro degli indagati. 

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