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Cronaca

Crollo Morandi, nuovi sviluppi nell'inchiesta: possibili nuovi indagati

Prosegue l'inchiesta che che cerca di fare luce sul crollo di Ponte Morandi con la Procura che sta cercando di accelerare i tempi a quattro mesi e mezzo dalla tragedia che ha causato 43 vittime

Prosegue a ritmi serrati l'inchiesta che che cerca di fare luce sul crollo di Ponte Morandi con la Procura che sta cercando di accelerare i tempi a quattro mesi e mezzo dalla tragedia che ha causato 43 vittime. In arrivo una relazione finale sul lavoro svolto dal 14 agosto a oggi e, secondo quanto dichiarato dal procuratore capo di Genova Francesco Cozzi in diverse circostanze il numero degli indagati potrebbe anche salire rispetto ai 21 attuali prima dell'avvio del secondo incidente probatorio che dovrebbe partire in primavera. Per il primo, iniziato nei primi giorni di ottobre del 2018 in Tribunale, è stata fissata la prima udienza del 2019 per venerdì 8 febbraio.

Sul fronte della ricostruzione, invece, tiene banco il discorso legato al contratto per le due associaioni d'impresa che dovranno ricostruire il ponte. Nei prossimi giorni dovrebbe tenersi una riunione tra le aziende chiamate a demolire e ricostruire e Marco Bucci, sindaco e commissario straordinario per la ricostruzione, per decidere se sarà un contratto unico, come auspicato proprio da Bucci, o se saranno due contratti separati e in tal caso la struttura commissariale inserirà clausole specfiche e penali per evitare ritardi. Tempistiche ufficiali ancora non ce ne sono, rimane la tabella di marcia annunciata e auspicata dal sindaco di Genova con l'inizio della demolizione del primo moncone a metà gennaio e l'inizio della ricostruzione a marzo 2019.   

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