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Cronaca

Crollo ponte Morandi, i funerali di Mirko: «Era assunto da un mese»

La bara portata sulle spalle di quattro colleghi Amiu. La funzione nell'abbazia di Coronata davanti al luogo del disastro

L'hanno salutato liberando nell'aria decine di palloncini azzurri. Così i colleghi e gli amici hanno dato l'addio a Mirko, uno dei due dipendenti Amiu vittima del crollo del ponte Morandi.

Mirko Vicini, 30 anni, è stato l'ultimo disperso recuperato dalle macerie su via Sardorella. Al termine della funzione, commosso, il sindaco Marco Bucci, ha abbracciato la mamma. Per quattro giorni Paola è rimasta seduta nel campo della Croce Rossa allestito vicino al luogo del disastro. Sostenuta da un'icrollabile speranza non si è mossa da via Walter Fillak anche quando ogni illusione di ritrovare il figlio ancora vivo si era definitivamente spenta.

Tantissimi erano i colleghi che questa mattina riempivano il sagrato dell'abbazia di Coronata. Mirko era stato assunto per un lavoro trimestrale. Aveva indossato la divisa verde dell'Amiu da appena un mese. Alle 10 la bara è entrata nella chiesa sorretta da quattro colleghi di Mirko vestiti con la pettorina gialla che contraddistingue gli operai dell'Amiu. Per tutto il tempo della funzione, una psicologa della Croce Rossa è stata accanto ai genitori della vittima per tentare di confortarli. Al termine della messa un lungo applauso ha salutato per l'ultima volta la bara di legno scuro. Dal sagrato dell'abbazia lo sguardo dei parenti e degli amici è andato ai due tronconi del ponte Morandi ben visibili all'orizzonte.  

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