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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Morandi, Toti riferisce al Senato su interventi e movimenti dei tronconi

A due mesi dal crollo del viadotto, il commissario per l'emergenza ha aggiornato il governo su quanto svolto sino a oggi e su come sono stati ripartiti i fondi stanziati

A poco più di due mesi dal crollo di ponte Morandi, il commissario per l’emergenza Giovanni Toti è stato ascoltato in Senato davanti alla Commissione Ambiente per fornire gli aggiornamenti sulla gestione dell’emergenza e sugli interventi svolti e pianificati sino a oggi. 

Toti ha parlato di viabilità, sanità, situazione degli sfollati e condizioni delle parti restanti del viadotto, sottolineando che nelle scorse settimane i sensori installati sulle pile superstiti (pagati come da richiesta da Autostrade con 1 milione di euro) hanno effettivamente registrato micro-movimenti, definiti dagli esperti “non preoccupanti” e costantemente monitorati. 

La situazione degli sfollati e i rientri

Restano confermati per giovedì mattina i rientri dei cittadini nei palazzi della zona rossa per il recupero degli oggetti personali, un’operazione che il commissario e presidente della Regione ha definito «delicata e complessa, coordinata dai vigili del fuoco», che verrà a costare circa 1,5 milioni di euro e che prevede un piano di evacuazione in caso di pericolo attuabile in 240 secondi.

A oggi restano ancora 3 nuclei familiari sfollati che ancora non hanno deciso se optare per la sistemazione offerta da Comune e Arte o se usufruire del contribuito autonomo: in totale sono 281 le famiglie sfollate (per un totale di 583 persone), 78 delle quali hanno scelto l’alloggio pubblico gratuito messo a disposizione dal Comune di Genova e Arte (69 quelli già assegnati, 9 opzionati). 

Altri 180 nuclei familiari hanno invece scelto di chiedere il contributo per l’autonoma sistemazione in alloggio privato, e 163 lo hanno già ricevuto. Restano a disposizione altri 43 alloggi pubblici e 176 privati che una volta ristrutturati potranno essere messe a disposizione degli sfollati. Per tutti i nuclei familiari è stata disposta la sospensione del pagamenti delle utenze negli alloggi evacuati.

Macerie e detriti, rimozione e smaltimento

Per quanto riguarda i detriti provocati dal crollo del Morandi, Toti ha spiegato in commissione che l’85% delle macerie è stato rimosso dal letto del Polcevera, ma che resta ancora una delle pile che la magistratura ha chiesto di conservare per portare a termine l’incidente probatorio propedeutico allo sviluppo dell’inchiesta finalizzata ad accertare le responsabilità del crollo. Il livello massimo del Polcevera è stato ritarato al ribasso dalla Protezione Civile per evitare di correre rischi in caso di piogge intense, e nessun problema è stato riscontrato nel corso della prima vera allerta della stagione, quella arancione.

Sui detriti, inoltre, oggi si è riunita anche la Commissione Ambiente regionale, che ha convocato gli esperti Arpal per chiarimenti sull’eventuale presenza di amianto tra le macerie. Sono stati effettuati diversi campionamenti sui detriti del ponte crollato e un rilevamento dell’inquinamento dell’aria nella zona per verificare anche l’eventuale presenza di polveri di amianto, e i risultati sono stati tutti negativi.

Nel corso della stessa commissione è stato inoltre dichiarato che gli stessi risultati sono stati riscontrati anche dalle verifiche effettuate dall’Asl 3 Genovese. Il ponte è crollato in parte su capannoni industriali, che non avevano coperture in fibrocemento, e da questo punto di vista non risulterebbero dunque criticità.

Come sono stati spesi sinora i fondi stanziati dal governo 

Dal punto di vista economico, a oggi sono stati stanziati dal Dipartimento di Protezione Civile della presidenza del Consiglio dei ministri 33,470 milioni di euro finalizzati a interventi urgenti e suddivisi dal commissario secondo il seguente piano di riparto:

- 3 milioni e 23 mila euro circa per interventi di soccorso di prima assistenza alla popolazione (mezzi e materiali);

- 2 milioni per alloggi pubblici per gli sfollati;

-1.5 milione euro per gli sfollati che hanno scelto un’autonoma sistemazione (600/700 euro mensili a nucleo familiare);

- 500mila euro per le spese funerarie (in fase di istruttoria);

- 150mila euro spese sostenute dal volontariato;

- 150mila euro per manutenzione straordinaria e viabilità urbana (spese già sostenute)

- 12 milioni euro per infrastrutture viarie del Comune;

- 6 milioni e 700 mila euro per TPL (spese fino al 30 dicembre 2018);

- 800mila euro per la gestione rifiuti;

- 250mila euro per spese presidio vigili del fuoco;

- 20mila euro per rimborso spese Commissione esperta;

- 600mila euro spese per esercito italiano (attività antisciacallaggio)

- 50mila euro per spese per personale della Protezione Civile Nazionale;

- 5 milioni e 700mila euro circa per il servizio sanitario regionale.

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