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Cronaca

Il Ministero blocca il Waterfront in attesa di chiarimenti sui rischi ambientali

Il Ministero della Transizione Ecologica, con un decreto firmato dal ministro Cingolani, ha richiesto un'integrazione dei documenti sulla valutazione d'impatto ambientale del progetto. Ariel Dello Strologo e il Movimento 5 Stelle criticano il progetto e l'operato del Comune

La costruzione del canale del Waterfront di levante, che collegherà la Fiera del Mare al Porto Antico, è stata bloccata da un decreto del Ministero della Transizione Ecologica emanato il 10 maggio 2022, con il quale si chiedono integrazioni al progetto esecutivo dell'opera.

In particolare, il ministro Cingolani avrebbe invitato il Comune di Genova a fornire chiarimenti per quanto riguarda l'impatto ambientale dell'opera. Nel provvedimento il Ministero specifica che l'amministrazione locale non avrebbe redatto il progetto di cantierizzazione e non avrebbe realizzato i campionamenti di terre e acque sotterranee sull'intera area di intervento.

Sulla questione è intervenuto il candidato sindaco della coalizione progressista Ariel Dello Strologo che ha sottolineato come "l’accelerazione imposta a progetti e cantieri monumentali e di grande impatto a lungo termine sulla città e sulla cittadinanza, a un mese dall’appuntamento con gli elettori, denota la necessità di Bucci di appuntare al petto del 'sindaco del fare' qualche nuova medaglia, a prescindere dalle precauzioni necessarie per la salute delle persone e dalle valutazioni sull’impatto ambientale richieste dalla commissione ministeriale e, prima ancora, sollecitate in aula dall’opposizione. L’assenza di una visione complessiva per lo sviluppo della città spinge l’amministrazione a 'fare ad ogni costo'. La coalizione progressista, invece, ha come priorità 'fare bene e per tutti".

Nel merito della questione è entrato anche il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Luca Pirondini che ha espresso la posizione del suo partito: “Come M5S avevamo affrontato la questione in aula, sottolineando che già a novembre i residenti della zona e molti passanti avevano denunciato che nelle acque che si raccoglievano nelle enormi buche del cantiere si notava un sospetto colore iridescente, segno evidente di un inquinamento del terreno e delle acque stesse. Il sindaco del fare si scopre oggi il sindaco del non fare e la colpa è solamente sua. Ferma la ciclabile di corso Italia, fermi i cantieri della metropolitana e dello scolmatore. E ora stop anche a quello del Waterfront: ecco cosa succede quando ci si ostina a non condividere i percorsi”.

Al candidato sindaco dello schieramento progressista e all'esponente del M5S ha risposto Pietro Piciocchi, assessore comunale ai lavori pubblici, che ha specificato che le integrazioni richieste saranno inviate al Ministero in pochi giorni e che non attengono agli attuali lotti in esecuzione: "Il cantiere del Waterfront di Levante va avanti, nel pieno rispetto di tutte le norme di sicurezza, sostenibilità ambientale e di salute pubblica, sotto l’egida di Arpal e di Asl. Il ministero competente ci ha chiesto un’integrazione ai documenti già presentati per l’avvio degli scavi sotto il livello del mare, non ancora iniziati, e nel giro di un paio di giorni manderemo nelle sedi ministeriali quanto richiesto. Faccio presente che il progetto è già stato approvato dal Mite attraverso Via nazionale e i rilievi odierni riguardano una sola prescrizione su cinque, essendo le altre quattro giudicate ottemperate". 

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