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Cronaca

Morte di Mihaela, la procura chiede l'archiviazione. Continua la raccolta fondi

Il pubblico ministero Carlo Introvigne ha chiesto al gip di archiviare il fascicolo aperto per omicidio e incendio colposi a carico di ignoti: la relazione dei vigili del fuoco e le testimonianze di fidanzato e amico confermerebbero la tragica fatalità

La procura di Aosta ha chiesto l’archiviazione del fascicolo sulla morte di Mihaela Cheli, la 21enne di Cavi di Lavagna morta nella notte tra il 22 e il 23 febbraio scorsi mentre cercava di sfuggire all’incendio divampato nella mansarda di Antey-Saint-André in cui stava trascorrendo qualche giorno di vacanza insieme con il fidanzato e un amico.

L’inchiesta, affidata al pubblico ministero Carlo Introvigne, era stata inizialmente aperta per incendio colposo e omicidio colposo a carico di ignoti. Dopo avere ricevuto la relazione dei Vigli del fuoco e avere nuovamente sentito Matteo Tugnoli, 24 anni, fidanzato di Mihaela, e Leonardo Bertucci, 22 anni, l’amico che trascorreva le vacanze con loro, il pm ha però chiesto l’archiviazione.  

Mihaela, va ricordato, è morta nel reparto Rianimazione dell’ospedale di Aosta per le gravi ferite riportate dopo essere scivolata mentre tentava di calarsi sul terrazzo sottostante la finestra della mansarda: una caduta di tre piani che le ha provocato un grave trauma cranico cui la giovane non è sopravvissuta. Tugnoli e Bertucci, portato in ospedale per una lieve intossicazione, avevano confermato che Mihaela era scivolata: una tragica fatalità su cui sembra concordare anche la procura di Aosta, pur non avendo ancora diffuso le cause ufficiali del rogo.

I funerali della 21enne si sono celebrati lo scorso mercoledì a Chiavari: centinaia le persone che hanno voluto renderle omaggio, e sino a sabato 9 marzo continua anche la raccolta fondi organizzata in sede dalla Croce Verde Chiavarese per aiutare la mamma, Mariana, e la sorella, Madalina.

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